Il problema di dragaggi e livellamenti del porto spezzino ha superato i confini del territorio ligure e ’promette’ di diventare tema di confronto sui tavoli romani. Ne sa qualcosa il vicemistro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, impegnato in queste ore in frenetiche telefonate sull’argomento.
Viceministro, la società Scct ha lanciato un alert per il sistema crocieristico spezzino e minaccia di escludere il nostro scalo dalle sue rotte, qualora non si sciolgano in fretta le incognite che gravano sugli approdi al Garibaldi. Cosa poteva fare il ministero per evitare questa grana e cosa può fare adesso?
"Il ministero non ha competenze dirette. In Regione Liguria abbiamo purtroppo una situazione di stallo che ha provocato ritardi nel rilascio dei permessi, sia per i dragaggi sia per i livellamenti".
Si spieghi meglio.
"Ci sono indagini in corso sull’operato degli uffici del settore Ambiente di piazza De Ferrari: i funzionari in questo momento non sono in grado di rilasciare autorizzazioni. E il ministero dell’Ambiente non può farlo al posto loro, perché la competenza su questi temi è squisitamente regionale".
Ma la situazione non era nota?
"Assolutamente no. Ne siamo venuti a conoscenza soltanto due giorni fa e ci siamo subito attivati. Oggi (ieri, ndr.) il commissario Federica Montaresi ha avuto due incontri in Regione. Per quanto ci riguarda proporremo, in conversione, che i dragaggi del porto della Spezia si facciano utilizzando lo stesso sistema usato per il riempimento dei cassoni della diga di Genova o, in alternativa, impiegando le sabbie prelevate dai fondali del Golfo proprio per riempire quegli stessi cassoni: una soluzione che garantirebbe tempi più celeri".
Vi siete posti il problema del trasporto?
"Le sabbie potrebbero essere trasferite a Genova via mare, senza ripercussioni sulla viabilità. Ma se l’Authority di via del Molo non riceve in tempi consoni le autorizzazioni che mancano, il rischio che si corre è quello di non rispettare il cronoprogramma sugli investimenti legati al Pnrr e al fondo complementare, che prevedono ovviamente l’ultimazione dei lavori prima del 2026".
Questo per i dragaggi. E per le crociere? Scct teme che il mancato avvio delle operazioni per il livellamento del fondale, sommato all’imminente posizionamento dei cassoni per la realizzazione del nuovo molo, crei le condizioni per una ’tempesta perfetta’, rendendo impossibili gli accosti.
"Possiamo anche ritardare le operazioni di affondamento dei cassoni, ma non è che si può aspettare all’infinito. Bisogna che le pratiche ambientali procedano rapidamente. Nelle prossime ore mi confronterò anche col ministro Pichetto Fratin per verificare se esista la possibilità di modificare, in conversione, la norma. Il porto di Spezia non può permettersi di aspettare la fine dell’inchiesta. Serve subito una norma ad hoc. Mi auguro che su questo si possa fare un provvedimento votato all’unanimità in sede parlamentare e che ci sia comunione di intenti anche con l’onorevole Orlando. Certo, se il presidente dell’Authority mi avesse informato sei mesi fa, sarei intervenuto subito, così come ho fatto con Genova...".
Nei giorni scorsi il governatore della Toscana ha detto di voler portare lo scalo di Marina di Carrara sotto l’Authority di Livorno, ma l’input era partito dalla proposta di un parlamentare leghista, Andrea Barabotti. Lei che ne pensa?
"Ogni parlamentare porta avanti le esigenze del suo territorio. Noi siamo un movimento federalista, è giusto che i toscani difendano la Toscana e i liguri la Liguria. Se in Toscana giunta e consiglio decidono di fare un’Autorità unita, con Livorno e Carrara sotto una stessa governance, i parlamentari e il Governo hanno poco da obiettare. Stesso ragionamento vale per la Liguria. Il problema è che mentre Giani dice una cosa, Natale ne pensa un’altra. Esattamente come accade per il rigassificatore con Orlando".
Non siamo di fronte a un’anticipazione, in ordine sparso, di quello che potrebbe accadere con l’autonomia differenziata?
"Le Autorità di sistema portuali sono state disegnate sulle spinte dei territori. E il sistema portuale nazionale è ’viziato’ dal fatto che in Costituzione la materia è concorrente. Bisogna fare ordine e dire cosa spetta alle Regioni e cosa al Governo. In questo, la legge sull’autonomia differenziata aiuta semmai a fare chiarezza".
Sul tema interviene anche l’Autorità di sistema portuale della Spezia, che ieri ha diffuso una nota per precisare che "l’ente ha avviato da tempo interlocuzioni con la Regione per realizzare il livellamento del fondale". Di più. "L’Authority ha già predisposto il progetto e ha appreso solo recentemente che gli accumuli di materiale rappresenterebbero un impedimento alle manovre delle navi da crociera". Ovviamente vengono garantiti massimo impegno e attenzione per superare lo stallo.