Accorpamento nel mirino. A Riccò una raccolta firme: "No all’unione con l’Isa 5"

Genitori avviano una petizione contro la fusione tra Isa 19 e l’istituto di Mazzetta. Figoli: "Ho tutelato il benessere e le prospettive dei nostri alunni e della scuola".

Accorpamento nel mirino. A Riccò una raccolta firme: "No all’unione con l’Isa 5"

Accorpamento nel mirino. A Riccò una raccolta firme: "No all’unione con l’Isa 5"

Una petizione contro l’accorpamento dell’Isa19 con l’Istituto comprensivo ‘Anna Frank’ della Spezia. A oltre un mese dall’approvazione del piano di dimensionamento scolastico che prevede l’unione tra l’istituto che comprende le scuole di Riccò, Pignone e Beverino, e quello situato nel quartiere di Mazzetta, a Riccò un gruppo di genitori contrari alla decisione ha avviato una raccolta firme. Nei giorni scorsi, la petizione è circolata in paese, raccogliendo circa duecento adesioni tra genitori di studenti iscritti al plesso riccolese e cittadini. Un tema ancora caldo, quello dell’accorpamento scolastico, con l’Isa19 che avrebbe dovuto essere accorpata all’istituto comprensivo di Lerici, salvo poi essere unita dapprima con delibera del consiglio provinciale all’Isa1 della Chiappa e poi, in maniera definitiva all’Isa5 di Mazzetta. Sulla vicenda, interviene nuovamente anche il sindaco di Riccò del Golfo, Loris Figoli. "Sono state spese molte parole: raccolte di firme all’interno delle scuole, manifestazioni pubbliche, petizioni di natura più o meno elettorale. Temo che in pochi si siano interrogati sulla natura di questi processi di riforma: non sempre di natura economica e punitiva, ma molto spesso di prospettiva organizzativa, in virtù di una popolazione scolastica in netta diminuzione e di una qualità didattica che è richiesta giustamente sempre più varia e progettuale. Sono state rivendicate le mie dimissioni – dice Figoli – perché non avrei difeso l’indipendenza della scuola, come invece hanno fatto i nove sindaci della Val di Vara più alta. Io rivendico invece lo sforzo di aver ricercato, tutelato e scommesso sul benessere dei nostri alunni, delle loro famiglie, secondo un principio di realtà e onestà intellettuale". Per Figoli "Riccò del Golfo continuerà ad avere la sua scuola di eccellenza, continuerà ad avere gli uffici a disposizione del pubblico e nessuno dovrà spostarsi. Nessuno chiude nulla, chi lo dice mente e afferma il falso: Riccò, Beverino e Pignone saranno parte di un sistema scolastico cittadino, come è sempre stato, con una prospettiva di futuro che ci vedrà sempre in prima linea con nuove scommesse didattiche e culturali. Riccò del Golfo non è in decrescita, ma la nostra crescita, che oggi conta su una popolazione scolastica di 450 alunni, è lontana alla media nazionale di 950".

"Una deroga logistica e sociale per l’Alta Valle aiuterà quelle realtà a non spopolarsi, una deroga a Riccò – sottolinea Figoli – priverebbe i nostri alunni più giovani di tante opzioni didattiche e di quella modernità alla quale sono e siamo abituati da sempre. Nei prossimi anni, la nostra provincia sarà chiamata ad una più ampia e razionale e propositiva riforma della sua offerta didattica, affinché resti eccellente: questo primo passo non impoverirà la nostra comunità".

Matteo Marcello