REDAZIONE LA SPEZIA

Accusò l’ex marito di aggressione, condannata per calunnia

Aveva anche denunciato falsamente di essere stata afferrata per il collo dalla sua nuova compagna

Aveva denunciato ai carabinieri di essere stata aggredita dall’ex marito e dalla sua nuova convivente. I fatti sarebbero avvenuti l’11 marzo 2013, quando l’uomo l’avrebbe picchiata con un bastone alla spalla e alla schiena e minacciata ripetutamente, mentre la donna l’avrebbe afferrata per il collo stringendola con forza. Aveva detto di aver perso conoscenza a causa dell’aggressione e si era presentata alla caserma dei carabinieri con un orecchio sanguinante, tanto che i militari l’avevano consigliata di andare in ospedale. Aveva prodotto un certificato medico lamentando di non aver potuto lavorare a causa delle lesioni subìte. In realtà nulla di tutto questo era accaduto, come hanno appurato i carabinieri anche grazie ad una testimonianza. La denuncia, pertanto, veniva archiviata mentre scattava l’accusa di calunnia. Ieri Svitlana Matyushevska, 65 anni, di origini ucraine, è stata condannata a due anni di reclusione, oltre al risarcimento dei danni e delle spese alla parte civile. Il giudice Marinella Acerbi ha accolto la tesi dell’avvocato Luca Bicci (nella foto) che ha tutelato gli interessi dell’ex marito oggi 85enne, che la donna aveva accusato pur sapendolo innocente, e della collega Manuela Gagliardi che ha difeso la sua nuova compagna di 81 anni.

M.B.