REDAZIONE LA SPEZIA

Accusato di violenza su una minore. Giovane operaio assolto dal giudice

La denuncia partita dai genitori di una undicenne, sua vicina di casa. In tribunale accolta la tesi difensiva

E’ finito l’incubo per un operaio trentenne che dall’ottobre di un anno fa ha convissuto con la pesantissima accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazzina minorenne. Un’accusa infamante, dalla quale lui si è sempre dichiarato innocente ma che lo ha portato in tribunale dopo la denuncia presentata dai genitori della ragazzina. A mettere fine alla vicenda è stata l’udienza in tribunale davanti gup: il giudice Marinella Acerbi lo ha assolto perchè il fatto non sussiste, accogliendo la tesi difensiva presentata dagli avvocati Giuliana Feliciani e Valentina Sciaccaluga del foro spezzino. Il pubblico ministero Federica Mariucci aveva invece chiesto la condanna a quattro anni di reclusione. La vicenda è iniziata un anno fa dopo la denuncia presentata alla questura spezzina dai genitori della ragazzina di 11 anni, che aveva raccontato tra le lacrime di essere stata molestata pesantemente da un trentenne, operaio del Bangladesh, incontrato nelle scale del condominio dove risiedono entrambe le famiglie. L’operaio era stato indagato in stato di libertà con l’accusa di violenza sessuale aggravata per aver agito in danno di una minorenne che ancora non aveva compiuto 14 anni. La ragazzina aveva raccontato ai genitori di essere stata avvicinata dall’uomo nelle scale del palazzo, mentre stava andando a portare il sacchetto dei rifiuti all’esterno dell’edificio. Il 30enne, secondo quanto raccontato nell’accusa, dopo averla bloccata l’avrebbe palpeggiata e tentato di baciarle le labbra.

La delicatissima vicenda era arrivata in Tribunale a Spezia e dopo il rito abbreviato ottenuto dai difensori del giovane straniero. Il giudice per l’udienza preliminare Marinella Acerbi aveva rinviato la sentenza per poter ascoltare i genitori della bambina e mettere insieme così un quadro più chiaro della vicenda. Ieri mattina dopo una lunga camera di consiglio il giudice Marinella Acerbi ha assolto l’imputato perchè il fatto non sussiste.

Massimo Merluzzi