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Un momento della protesta avvenuta alcuni mesi fa sotto l’edificio della Provincia
Acqua "imbevibile", telefoni a singhiozzo. Disservizi insopportabili attanagliano ancora una volta l’entroterra: epicentro delle vicende è Varese Ligure, con il Comitato per la tutela dei diritti in Val di Vara e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mauro Rattone decisi a far sentire la propria voce. Sul tema dell’acqua, a intervenire il Comitato. "In alcuni territori, come Varese Ligure, i cittadini denunciano che l’acqua del rubinetto è nuovamente imbevibile, un problema che si ripresenta ciclicamente e che dimostra, ancora una volta, quanto la questione della qualità dell’acqua e della manutenzione della rete idrica sia tutt’altro che risolta". dice il comitato, anche in firerimento alla recente querelle sull’aumento delle tariffe. "Non si può parlare di aumenti senza garantire che il servizio sia all’altezza di quanto i cittadini sono chiamati a pagare. Sebbene comprendiamo che l’alternativa al +4% era un incremento ancora più oneroso, riteniamo indispensabile un dibattito politico serio e strutturato". Da qui, una serie di proposte che il Comitato invierà a tutti i parlamentari liguri, come la concessione in automatico di deroghe tariffarie a favore delle fasce economicamente svantaggiate, più trasparenza e controlli sulla qualità dell’acqua perchè "è inaccettabile che mentre si discutono tariffe e investimenti, l’acqua che esce dai rubinetti in alcune zone continui ad avere problemi evidenti. I cittadini hanno il diritto di sapere che acqua stanno bevendo".
Chiesta inoltre più autonomia agli enti locali nella gestione dell’acqua, e l’introduzione di un sistema tariffario equo e controllato. "Chiediamo che il principio del ’full cost recovery’ venga riformulato, eliminando i margini di profitto garantiti e vincolando la tariffa solo ai costi reali sostenuti per la gestione e la manutenzione del servizio". Notevoli problemi anche per la rete telefonica fissa, che a Varese Ligure presenta "disservizi continui con la linea che funziona a intermittenza o risulta del tutto assente – dice il sindaco Rattone –. Un problema grave che colpisce in particolare chi non dispone di un telefono cellulare, considerato che alcune aree del territorio non sono coperte dai gestori di telefonia mobile". Nonostante le numerose segnalazioni ai gestori e gli interventi tecnici richiesti più volte, la situazione non è stata ancora risolta. "È inaccettabile che nel 2025 un territorio come il nostro debba subire questa precarietà nelle telecomunicazioni, non possiamo più tollerare questa situazione".
Matteo Marcello