La Spezia, 23 febbraio 2023 - Il Comune della Spezia aumenta il prelievo fiscale sugli stipendi e sulle pensioni degli spezzini. L’aliquota dell’addizionale comunale all’Irpef passa da 0,6 a 0,8 per cento: lo ha stabilito martedì la giunta del sindaco Pierluigi Peracchini, con la manovra che dopo il passaggio in commissione bilancio finirà al vaglio del consiglio comunale previsto per fine mese, per essere approvata contestualmente al bilancio di previsione 2023-2025. Un aumento che sicuramente non piacerà agli spezzini, quello con cui Palazzo civico punta a introitare maggiori denari con cui far fronte alle spese di bilancio: i maggiori prelievi porteranno nelle casse comunali oltre 2,6 milioni di euro in più, portando a 10,5 milioni di euro l’intero gettito fiscale previsto nel 2023.
Il Comune ha confermato la soglia di esenzione a 15.000 euro lordi, col provvedimento che sarà retroattivo, nel senso che l’aumento, una volta approvato, sarà applicato a decorrere dal 1° gennaio scorso. La manovra – approvata ‘fuori sacco’, ovvero non prevista dall’ordine del giorno dell’ultima giunta – mira a "garantire una capacità di spesa adeguata a consolidare l’offerta di servizi esistenti e a consentire lo sviluppo di nuove progettualità strumentali al raggiungimento degli obiettivi previsti" così come si legge dagli atti. L’aumento del prelievo fiscale ovviamente è destinato a creare polemiche. A lanciare le prime accuse è il dem Andrea Montefiori, vicepresidente della Commissione che si riunirà il 27 febbraio per analizzare il bilancio.
"Questa amministrazione ha dichiarato che non avrebbe mai aumentato le tasse – commenta il consigliere Pd – e invece ci troviamo con un aumento di quasi tre milioni sull’addizionale comunale, dopo che la precedente giunta Peracchini aveva provveduto ad aumentare anche l’Imu per gli immobili ceduti in affitto a canone concordato. Siamo fortemente contrari, e qualora il balzello venga ugualmente approvato dal centrodestra auspichiamo che le risorse vengano utilizzate per interventi strategici per il futuro della città e non per le solite azioni di corto respiro". Montefiori ha scritto anche una lettera alla presidente della Commissione bilancio, Giulia Giorgi, per esternare la propria contrarietà circa le modalità con cui è stata convocata la commissione. "Avere frettolosamente convocato, senza concordarlo, la commissione per la presentazione del bilancio e della relativa manovra fiscale, credo sia stato un atto di arroganza e di assenza di rispetto – si legge –. Sono atti significativi e complessi. E la rilevanza degli argomenti rende necessario l’audizione di tutte le associazioni rappresentative della città".