REDAZIONE LA SPEZIA

Agenzie viaggi: "Siamo allo sbando"

Poche richieste di volo per l’estero. Tirano le vacanze studio di un anno

Le temperature si alzano, le giornate si allungano e restare in casa diventa sempre più difficile. Due anni fa in questo periodo in molti raggiungevano le seconde case o pianificavano viaggi. Ma ora Covid-19 impone regole ben diverse: riduzione degli spostamenti e impossibilità di varcare i confini regionali. Sarà una Pasqua casalinga nonostante si sia discusso molto sui tentativi di fuga per mete estere. Il dibattito sui viaggi è iniziato perché il presidente di Federalberghi ha puntato il dito su quella che risultava un’anomalia: vietato muoversi all’interno del territorio nazionale, ma possibile andare all’estero effettuando un tampone prima di partire e uno al ritorno. Un duro colpo per il turismo nazionale messo in ginocchio dalla pandemia. Dopo l’accusa di Federalberghi è stata firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza un’ordinanza che estende alle mete europee le regole per il ritorno da Paesi extra-EU: tampone al ritorno, isolamento di 5 giorni e tampone dopo il quinto giorno. L’inserimento della quarantena preoccupa le agenzie di viaggio per le quali è sempre più complicato destreggiarsi tra le varie regole. Sabrina Paoli, referente dell’associazione Maavi (movimento autonomo agenzie di viaggi italiane) e titolare di Everyday Travel, spiega: "Da 13 mesi riceviamo indicazioni confuse e spesso smentite dopo poco, Alpitour aveva dato la possibilità di iniziare ad organizzare viaggi, poteva essere una boccata d’ossigeno per le nostre attività, ma a seguito della protesta di Federalberghi è stata eliminata anche questa opportunità: non si trattava di grandi numeri, per noi rappresentava un primo passo per ripartire". L’impressione generale delle agenzie di viaggio è che ci sia una polemica esagerata, pur riconoscendo la poca logica di provvedimenti che permettono di andare all’estero, ma vietano lo spostamento verso il comune vicino: i professionisti del turismo denunciano una situazione difficoltosa. Giovanni Pietrini, di Arianna 2002, dice: "Non abbiamo avuto richieste per la Pasqua all’estero, è tutto fermo e la situazione è peggiore rispetto del 2020 in quanto molti hanno deciso di aspettare di essere vaccinati e non si hanno previsioni sul blocco delle regioni. Se pensiamo che alcuni appuntamenti per il vaccino sono scalati ad agosto, non sono ottimista nemmeno per l’estate".

Quando le persone prenotano le agenzie chiariscono la probabilità di cambiamenti improvvisi. Francesca Bordoni, agenzia Astroventura, spiega: "Abbiamo avviato due pratiche per Fuerteventura per il periodo dopo Pasqua, ma siamo sempre attenti agli aggiornamenti e rimaniamo in contatto con clienti e tour operator. L’organizzazione dei viaggi prevede regole molto precise: tamponi all’arrivo, alla partenza, sanificazioni e tour organizzati in gruppi di persone risultate negative. Si sta cercando di ripartire in sicurezza, se si è tutelati non vedo perché negare a prescindere la possibilità di andare. Bisognerà pensare ad una ripartenza e speriamo che questo modello sia applicato anche in Italia". L’obbligo di quarantena ha scoraggiato chi che voleva partire per un breve periodo, tuttavia la voglia di partire, specialmente nei giovani, sembra essere sempre maggiore. Raffaella Melani, MalanubiAcademy, specializzata in viaggi-studio, sottolinea una nuova tendenza: "Al momento sto lavorando moltissimo con i ragazzi che vogliono partire per un anno all’estero, per loro l’isolamento fiduciario non rappresenta un problema in quanto si tratta di una lunga permanenza. Questo tipo di esperienza è molto formativa, perciò tanti giovani sentono il bisogno di mettersi in gioco e vedere una realtà diversa dalla propria".

Ginevra Masciullo