MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Aggressione al clochard, a giudizio il ragazzo di 16 anni sarzanese: è accusato di tentato omicidio

Il sedicenne comparirà in Tribunale dei minori a Genova nell’udienza del prossimo 16 ottobre. Per la vicenda accaduta ai giardini della stazione ferroviaria sono indagati altre tre ragazzi

Un clochard

Un clochard

Sarzana (La Spezia), 23 luglio 2024 – Andrà a giudizio il 16 ottobre il giovane sarzanese accusato di tentato omicidio del senzatetto Felice Loiacono colpito alla testa con un bastone nella notte di Pasqua ai giardini della stazione ferroviaria di Sarzana. Per l’episodio è in carcere un ragazzo di 16 anni che materialmente ha sferrato il colpo con un paletto di ferro trovato per strada mentre i tre amici che si trovavano con lui quella notte sono indagati per concorso in tentato omicidio. Il quarantaseienne di origine calabrese da anni presenza in città venne ricoverato prima al Sant’Andrea di Spezia e successivamente al San Bartolomeo di Sarzana per la riabilitazione. Fissata dunque il 16 ottobre al Tribunale dei minori di Genova l’udienza con giudizio immediato del ragazzo difeso dai legali Giuliana Feliciani e Valentina Antonini che nei giorni scorsi hanno presentato l’istanza di revisione della detenzione in carcere trasformandola nei domiciliari. Il ragazzo è detenuto a Firenze dopo l’iniziale trasporto al minorile di Torino. Il trasferimento era stato concesso per evitare al giovane ulteriori trattamenti vessatori e violenti che erano stati evidenziati al primo colloquio tenuto nel carcere del capoluogo piemontese dove il ragazzo era stato associato il 24 aprile. Saranno importanti le riprese registrate dalle telecamere di sorveglianza installate in piazza Jurgens dal Comune di Sarzana per chiarire la dinamica dello scontro, acceso a quanto hanno raccontato i ragazzi già ai carabinieri della compagnia di Sarzana all’indomani del fatto, dalla reazione dell’uomo alle loro rimostranze sul trattamento violento a più riprese riservato al cane. Un diverbio che, sempre secondo i ragazzi, fece spuntare un coltello da cucina, poi realmente ritrovato sotto un albero a poca distanza dal punto dell’aggressione da un consulente tecnico ingaggiato dagli avvocati Feliciani e Antonini. Una ricostruzione completamente ribaltata dall’avvocato dell’uomo, Federico Loiacono del foro di Bergamo per altro fratello di Felice che ha sempre negato le violenze al cane e la detenzione di un coltello, per altro di un modello difficile da tenere in tasca e pronto a essere estratto come dichiarato dai ragazzi. Gli altri tre indagati per concorso in tentato omicidio sono difesi dagli avvocati Davide Ambrosini del foro di Spezia e dal collega Michele Vita di Massa. Felice non appena uscito dall’ospedale si è presentato ai carabinieri per sporgere denuncia sulla sparizione del cane Pongo, venendo così a scoprire che purtroppo era stato ritrovato senza vita sui binari dopo un continuo girovagare per la città con il guinzaglio ancora appeso.