REDAZIONE LA SPEZIA

Al volante con responsabilità: "Sul camion già controlli severi"

Il presidente Confartigianato autotrasportatori Ciliento ricorda le regole severe imposte dalla categoria . Ogni anno sono previsti controlli tossicologici per ottenere l’abilitazione alla guida dei mezzi pesanti .

I camionisti conoscono i limiti del codice della strada (foto d’archivio)

I camionisti conoscono i limiti del codice della strada (foto d’archivio)

Alla guida serve responsabilità. Il nuovo codice della strada ha inasprito le sanzioni ma nel mondo dei trasporti le regole sono da tempo severe e le linee da seguire molto rigide. Lo conferma Stefano Ciliento presidente Confartigianato Trasporti. "Per noi cambia poco o nulla – spiega – perchè chi usa un mezzo pesante deve essere una persona responsabile e deve essere lucido. Il tasso zero per noi autotrasportatori è sempre esistito e su questo aspetto non ci sono novità. Alla guida non bisogna assumere neppure un caffè corretto". Apprezzate invece le linee severe sull’utilizzo degli apparecchi telefonici alla guida.

"Il telefonino – conclude – va tenuto in tasca quando si è in viaggio. I nostri mezzi sono ormai tutti dotati dei sistemi che consentono di poter parlare in viva voce oppure utilizzando gli auricolari e i comandi al volante. Insomma guidare con il telefonino in mano può essere tranquillamente evitato proprio perchè è un comportamento pericoloso in qualsiasi momento. A volte dobbiamo lavorare in zone trafficate oppure in autostrade con svincoli e tratti a doppio senso di circolazione ma anche semplicemente all’interno di porti o grandi magazzini. Gli autotrasportatori devono essere lucidi 24 ore al giorno e in questo non serve un nuovo codice della strada per ricordarcelo". Ciliento ricorda inoltre che la categoria degli autotrasportatori è sottoposta a attenti esami periodici. "Ogni anno – conclude – veniamo sottoposti a visite tossicologiche per ottenere l’idoneità alla guida di un mezzo pesante e le aziende possono anche chiedere controlli a sorpresa".

Massimo Merluzzi