"Alisa? Forse un errore. Ripensiamo il sistema"

Il sindaco di Lerici rilancia sulla necessità di un assessorato forte che segua la pianificazione.

"Alisa? Forse un errore. Ripensiamo il sistema"

Leonardo Paoletti, sindaco di Lerici

Il suo secondo mandato da sindaco di Lerici scadrà a giugno 2025, ma Leonardo Paoletti non pensa a una ricandidatura: ha infatti deciso di correre con Fdi alle Regionali. "Una decisione presa alla luce di questa esperienza in cui ho capito che essere in Regione è importante perché la visione ampia è di aiuto ai singoli territori; durante il mio mandato ho affrontato temi scottanti, non mi sono mai tirato indietro, anche al di là degli schemi politici. Ho cercato di avvicinare il sistema agli interessi dei cittadini, come dimostrano le battaglie sulle spiagge, messe a gara, le cui concessioni hanno fruttato un totale di cinque milioni di euro, rimessi sul territorio. Due esempi sono la riapertura della spiaggia della Marinella e la navetta gratuita dai parcheggi".

Qual è l’insegnamento più grande?

"Per essere vicino alla gente non si devono assecondare per forza le richieste, occorre la capacità di porsi obiettivi e seguire la rotta. Basti pensare al modello sui distanziamenti durante la pandemia, inizialmente osteggiato, ma che ha fatto lavorare le attività ed è stato preso ad esempio dall’Anci, o ancora il rifacimento di piazza Brusacà, che ha restituito a San Terenzo uno spazio vitale. Non a caso ci hanno riconfermati nel 2020 col 70% delle preferenze".

Che priorità ha per la Regione?

"Partiamo dalla sanità, con il disastro spezzino del Felettino che nasce con il centrosinistra: una situazione compromessa che deve essere rimessa in piedi. Vanno riorganizzate le liste di attesa e Alisa forse è stato un errore: serve un assessorato che si occupi della pianificazione e ne abbia responsabilità diretta. Poi le infrastrutture, soprattutto per la provincia della Spezia che ha un’economia portuale in crescita che rischia di esser compromessa dalla mancanza di infrastrutture stradali e ferroviarie".

Chiara Tenca