REDAZIONE LA SPEZIA

"Alle comunali c’era aria di sconfitta Smettiamo la puzza sotto al naso"

Il governatore Bonaccini da Sunspace per lanciare la propria candidatura

"Alle comunali c’era aria di sconfitta  Smettiamo la puzza sotto al naso"

"Alle comunali c’era aria di sconfitta Smettiamo la puzza sotto al naso"

Tappa spezzina martedì sera per il candidato alla segreteria del Partito democratico Stefano Bonaccini, che nei locali del Sunspace di via Sapri ha parlato davanti a un pubblico di poco meno di un centinaio di persone, una buona parte delle quali legate al presente e al passato delle amministrazioni locali. "Il Pd purtroppo passa per un partito con la puzza sotto al naso, diventato incapace di parlare alla gente che sta al bar". Queste le parole che il governatore dell’Emilia Romagna ha usato per spiegare la necessità per il Pd di abbandonare l’immagine di partito rappresentativo dei residenti della Ztl, dimentico delle necessità reali di chi vive e lavora nel paese. Ancora: "Bisogna ripartire con umiltà ed eliminare dal nostro vocabolario la superiorità morale di cui spesso ci si fa portatori". E sul conto del premier Giorgia Meloni e delle destre: "Non dobbiamo fare una campagna elettorale urlata e sguaiata criticando continuamente gli altri, bisogna rispondere in modo preciso, soprattutto proponendo soluzioni alternative". Quindi un appunto per i rappresentanti dem della Liguria: "Il clima che si respirava qui in occasione delle ultime amministrative non era da campagna elettorale vittoriosa. Credo che il gruppo dirigente del Pd ligure debba farsi delle domande sul perché si continui a perdere la Regione e sulle motivazioni che hanno fatto sì che a un certo punto non fossimo più alla guida di nessuno dei capoluoghi: a Savona abbiamo vinto con un programma molto civico, ma La Spezia e Genova sono state perse al primo turno, bisogna riflettere sulle ragioni che portano alla sconfitta anche in città con una storia di sinistra". L’appello di Stefano Bonaccini è quello di tornare tra le gente, rischiando anche i fischi, senza mai abbandonare i luoghi dove si vive la quotidianità.

Ginevra Masciullo