Botta e risposta sulle cifre e futuro incerto. Pomo della discordia, ancora una volta, il campo sportivo di Fezzano, nuovamente al centro della disputa fra maggioranza e opposizione nel Comune di Porto Venere, che ora – tramite le parole della sindaca Francesca Sturlese – annuncia la concreta possibilità di un nuovo percorso di partecipazione per decidere il futuro dell’impianto.
L’ultima novità, annunciata ieri dalle nostre colonne, era stata la risoluzione del contratto d’appalto con le due imprese vincitrici a causa del grave inadempimento, che aveva fatto lievitare i costi di realizzazione da un milione e 200 mila euro a un milione e 600 mila. Una tegola, con un mutuo acceso dal Comune, che ha annunciato di voler procedere all’incameramento della polizza fidejussoria, ma che tramite la prima cittadina dimostra dubbi sul domani dell’area.
"Si tratta di un progetto di anni fa – spiega Sturlese – per il quale sarà necessaria una nuova gara; la giunta precedente lo aveva annunciato, puntando molto sulla centralità dello sport; di fatto è l’unico campo comunale, essendo quello delle Grazie ubicato su un terreno dell’autorità di sistema portuale. Non tutta la cittadinanza, però, è d’accordo: molti preferirebbero un parcheggio e quindi penso sia giusto avviare un nuovo confronto, partendo proprio dalle associazioni sportive che sono le prime interlocutrici in questo senso, riconsiderando le necessità attuali, diverse rispetto a quelle del periodo in cui il progetto ha preso vita".
L’opposizione va all’attacco sui conti. "Ora è certo: finiranno prima la Sagrada Familia del campo sportivo di Fezzano, sempre che venga completato. Anche se la spesa pubblica è aumentata da 1.2 a 2.6 milioni e verrà coperta dalle svendite della Palmaria, l’opera probabilmente rimarrà un’eterna incompiuta che sostituirà la basilica catalana nell’immaginario collettivo" accusano i consiglieri Francesca Sacconi, Jacopo Conti, Paolo Negro e Roberto Farnocchia. "Ancora una volta, i successori di Cozzani confermano la scelta di svuotare le casse comunali per cantieri infiniti" e parlano della risoluzione come di un epilogo prevedibile.
La sindaca smentisce. "Le spese per il campo dell’Amenta non saranno coperte con i soldi in arrivo dalle vendite della Palmaria e confermo che il costo di 2,6 milioni di euro è relativo a un altro progetto: confermo che l’importo ammonta a 1,6".
Chiara Tenca