MARCO MAGI
Cronaca

Anche i tedeschi ridono al cinema. In Mediateca ’Freibad’ di Doerrie

Grande successo per l’avvio, al cinema Odeon della mediateca ‘Sergio Fregoso’ della rassegna ‘GerComedy - La risata nel cinema...

Giordano Giannini

Giordano Giannini

Grande successo per l’avvio, al cinema Odeon della mediateca ‘Sergio Fregoso’ della rassegna ‘GerComedy - La risata nel cinema tedesco’, seminario di lettura filmica a cura di Giordano Giannini, ideato dalla Cineteca del Goethe Institut di Roma, a cura dell’Acit (Associazione culturale italo tedesca) in collaborazione la sala stessa. Tutte le proiezioni, a ingresso libero, saranno in lingua originale tedesca sottotitolate in italiano.

I film – tutti di recente produzione tranne quello che chiuderà il ciclo – vengono proiettati il lunedì alle 17.30, con ingresso gratuito. Dopo il fantasioso ‘Cleo’ di Erik Schmidt, del 2019, domani sarà la volta di ‘Freibad’ (Piscina per signore, ammesso burqini), regia di Doris Doerrie, del 2022. "Nell’unica piscina femminile all’aperto della Germania, le donne fanno il bagno in topless, in bikini, costume da bagno o burkini – spiega Giannini –. Ognuna segue regole diverse e questo porta a continui attriti, che la bagnina non riesce sempre a gestire. Nel momento in cui viene sostituita da un uomo, la situazione degenera in direzioni imprevedibili.

Inseguimenti frenetici, dialoghi ben scritti e una vivace colonna sonora impreziosiscono poi ‘I pesci rossi’ (‘Die Goldfische’, 2019, in programma lunedì 10 marzo) del germano-iraniano Alireza Golafshan che, con tatto e competenza, racconta la disabilità oggi. All’incontro di lunedì 24 marzo si ritroverà un nome familiare, Johannes Naber, autore del caustico ‘L’età dei cannibali’: se nel lavoro precedente svelava i loschi traffici di un gruppo di consulenti aziendali in un’area (immaginaria) sconvolta dalla guerra civile, in ‘Curveball - Noi creiamo la verità’ (‘Wir machen die Wahrheit’, del 2020) prende le mosse da fatti accaduti e passa in disamina le cause dell’invasione dell’Iraq del 2003.

A fine mese, il 31 marzo, il ciclo lo chiude ‘Lola corre’ (‘Lola rennt’, del 1998): attraversata da echi del cinema di Kieslowski e del coevo ‘Sliding Doors’, la pellicola di culto di Tom Tykwer porta bene i suoi anni e ancora colpisce.

m. magi