La Spezia, 16 dicembre 2024 – "Questa settimana mi dimetterò dalla carica di deputato per rimanere in consiglio regionale. Era un pò la prima idea che ho avuto all'indomani delle elezioni, della sconfitta, chiamiamola per nome, e tuttavia in molti mi hanno chiesto di riflettere, di pensare sull'opportunità di rimanere in Parlamento. Molti di loro, a partire dalla segretaria nazionale, mi hanno fatto presente come il mio contributo possa essere importante alla battaglia a livello nazionale. Allora era dovuto un supplemento di riflessione e qualche ragionamento in più, che mi hanno impegnato le scorse settimane. E tuttavia non ho cambiato idea". Così, in un video pubblicato sui social, il deputato Pd Andrea Orlando.
"Credo che sia importante – ha poi detto – proseguire la battaglia che ho iniziato candidandomi alla guida della Regione Liguria. Ritengo che sia importante perché la destra sin dalle prime battute si è confermata, per come l'avevamo descritta in campagna elettorale: arrogante, che non sa fare i conti con i limiti delle esperienze di governo precedenti, che non sa rompere anche con aspetti di opacità di quelle esperienze. E' una destra che guarda all'interesse di pochi piuttosto che all'interesse di tutti
"Ringrazio molto Andrea Orlando – dice la segretaria del Pd Elly Schlein – per il contributo che ha portato al lavoro del gruppo parlamentare in questi anni e gli faccio un grande in bocca al lupo per la scelta di coerenza che ha fatto rispetto all'impegno che ha preso con i liguri nella campagna elettorale regionale. Credo che sarà un contributo molto positivo il suo nell'opposizione alla giunta regionale della Liguria che, nel modo di gestire il potere, già si dimostra in piena continuità rispetto a quella uscente di Toti. Penso che la presenza di Orlando lì ci aiuterà anche in vista di partite importanti che si profilano nei prossimi mesi. Gli ho già chiesto di continuare a contribuire alla costruzione del progetto per l'Italia, in particolare guidando il forum per le politiche industriali, che ci vedrà anche andare in giro insieme per attraversare i luoghi della vocazione industriale del Paese, delle eccellenze, ma anche delle crisi e dei rischi di industrializzazione che vogliamo contrastare con un nuovo piano di politiche industriali".