
L'operaio è stato trasportato al San Gerardo
La Spezia, 21 marzo 2017 - Una ragazza di 26 anni è morta ieri mattina nella sua abitazione. Da anni soffriva di anoressia, un grave disturbo dell’alimentazione, che ne aveva causato un progressivo e inesorabile dimagrimento. Sarà l’autopsia a stabilire se le cause di morte siano collegabili al disturbo del comportamento alimentare. Fatto sta che il cuore della ragazza ha cessato di battere all’improvviso. È stata la madre a trovare la figlia nella camera da letto: la gravità della situazione è apparsa subito chiara e le urla disperate della donna in cerca di aiuto hanno rotto la routine della strada dove la ragazza abitava insieme ai genitori.
IL MEDICO del 118, arrivato nell’abitazione con il personale infermieristico, non ha potuto far altro che costatare il decesso della ragazza. Disperati la mamma e il papà, incapaci di accettare una tragedia così grande come la perdita di un figlio. I vicini descrivono la ventenne come una giovane educata e riservata, amante della vita. Qualche anno fa era entrata nel tunnel dell’anoressia, una malattia degenerativa che colpisce soprattutto ragazze nell’età dell’adolescenza, per la quale era in cura in un centro specializzato. Si stava curando e la morte, avvenuta comunque per cause naturali, ha lasciato tutti increduli e sconvolti. Alcuni vicini hanno infatti riferito di aver intravisto la ragazza nella giornata di domenica, quando stava rincasando probabilmente dopo aver trascorso il pomeriggio alla fiera di San Giuseppe. I problemi di salute della 26enne erano intuibili, per quel suo fisico fin troppo asciutto. Ma nessuno si sarebbe aspettato un epilogo così drammatico. La speranza era che le cure l’aiutassero a superare la malattia.
IL PUBBLICO ministero Maurizio Caporuscio ha comunque disposto l’autopsia sul corpo della ragazza: l’esame autoptico sarà effettuato stamani dall’anatomopatologa Susanna Gamba, anche se la causa del decesso sembra essere scontata e dovuta alla malattia.
A GENNAIO dello scorso anno l’Asl spezzina ha attivato il day hospital riabilitativo per i disturbi del comportamento alimentare, all’interno del reparto di Psichiatria del Sant’Andrea, diretto dalla dottoressa Rosanna Ceglie: si tratta di un centro, la cui responsabile è la dottoressa Elisa Simonini, che offre così la possibilità ai pazienti di essere visionati costantemente nei momenti delicati della loro giornata, ossia quando si trovano di fronte al cibo, per essere educati a una corretta alimentazione.