
Ansia e stress, a scuola e fuori . Come stanno gli adolescenti?
Il benessere degli adolescenti è un tema rilevante e abbiamo voluto approfondire intervistando Roberta Baldi e Carla Tazzer, responsabili di ASL 5, che si occupano del coordinamento di Progetti di Promozione alla salute. La prima domanda è stata quali sono i problemi più diffusi tra i giovani d’oggi.
"Ci sono tanti aspetti legati allo stile di vita, ad esempio la sedentarietà e l’alimentazione, ma il più emergente è l’uso di dispositivi elettronici. Un problema che non riguarda solo gli adolescenti, ma anche l’intera popolazione – afferma Roberta Baldi –. I social hanno un impatto negativo sul cervello degli adolescenti, proprio perché creano dipendenza. Il nostro cervello produce dei neurotrasmettitori che abbassano il senso di stress e disagio, ed è dà qui che si crea un benessere, che però genera degli effetti negativi". Abbiamo chiesto quindi a quanto bisognerebbe limitare l’uso dei social tra gli adolescenti: l’OMS consiglia l’esposizione agli schermi ad un massimo di due ore al giorno, un limite che noi superiamo abbondantemente.
Quali sintomi ha uno stato di ansia e depressione in un adolescente? I campanelli d’allarme sono diversi, come difficoltà ad addormentarsi, il sentirsi sempre senza speranza e la perdita della voglia di fare attività che di solito erano gradite. Ma la scuola che ruolo riveste nel benessere dei ragazzi e delle ragazze? Secondo i dati della quarta indagine 2022 Health Behaviour in School - Aged Children sui comportamenti legati alla salute tra adolescenti in Liguria e in Italia, il 60% dei ragazzi e delle ragazze italiani intervistati è sotto stress, in Liguria il 59,5%.
Tuttavia tra i dati emerge anche che sono tanti gli adolescenti italiani a cui la scuola piace, per esempio anche il rapporto con i compagni di classe sembra positivo. Nella relazione con gli insegnanti il dato che emerge è che a 11 anni più del 77% degli studenti abbia molta fiducia, il dato decresce intorno ai 15 anni, probabilmente anche perché è un'età di sviluppo in cui i ragazzi devono distaccarsi dalle figure di riferimento.
Ma i troppi compiti fanno male?, chiediamo alle nostre intervistate. "Non ci sono studi sui compiti a casa nello specifico, ma sullo stress in generale. Lo stress scolastico è un fatto molto soggettivo, ciascuno di noi è più o meno sensibile allo stress. La gestione del tempo incide molto su come ci si sente di fronte ad un evento scolastico: ad esempio se ci si riduce all’ultimo per la preparazione a una verifica o una interrogazione".