MARCO MAGI
Cronaca

Seicento chilometri per andare a Spezia a truffare un 88enne: due arrestati

La polizia blocca un 24enne e un 32enne che si erano finti 'maresciallo' e 'avvocato'

Polizia

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La Spezia, 14 febbraio 2024 – Coppia di malviventi percorre 600 chilometri senza patente per truffare un anziano a Spezia: arrestata dalla polizia.

Nel pomeriggio di ieri, gli uomini e le donne della squadra mobile della questura spezzina hanno arrestato, in flagranza di reato, due uomini responsabili, in concorso tra di loro e con un altro soggetto ancora da identificare, del reato di truffa aggravata in pregiudizio di una persona anziana.

Nell’ultimo periodo si è registrato un incremento delle truffe telefoniche, soprattutto a danno di anziani. Il comune denominatore è che l’autore della truffa telefonica, dopo aver vinto la diffidenza delle vittime, le induce a consegnare denaro e preziosi ad un complice.

Per prevenire questi insidiosi reati è stata effettuata una mirata campagna di informazione, illustrando le più diffuse tecniche utilizzate per consumare queste truffe, fornendo consigli per evitarle e raccomandando, nei casi sospetti, di contattare il numero di emergenza 112.

Questa strategia si è rivelata ancora una volta fruttuosa, visto che nel primo pomeriggio di ieri, è arrivata alla centrale operativa della questura della Spezia una chiamata da parte di un pensionato, ottantottenne, che segnalava di essere vittima di un tentativo di truffa.

Ha precisato che due persone, presentate rispettivamente per un 'maresciallo' ed un 'avvocato', gli avevano riferito che il figlio era stato fermato dalle forze dell’ordine per aver causato un grave incidente stradale con feriti e che, per evitare più gravi conseguenze giudiziarie, avrebbe dovuto consegnare soldi e preziosi ad un incaricato che, di lì a breve, si sarebbe presentato al suo domicilio per ritirarli.

Gli agenti della squadra mobile sono arrivati immediatamente. Un agente è salito nell’appartamento dell’uomo per seguire lo sviluppo della tuffa telefonica ancora in atto, gli altri operatori hanno effettuato un discreto servizio di appostamento, riuscendo così ad individuare un’autovettura sospetta, con a bordo due uomini.

Parcheggiata l’auto, gli agenti hanno effettuato a piedi un’attenta bonifica della zona, evidentemente per verificare non vi fosse la presenza di forze dell’ordine.

Trascorsi una decina di minuti i due sono entrati in azione: un uomo è salito nell’abitazione, ha suonato alla porta dell’anziano, ritirato il denaro ed i preziosi richiesti durante la truffa telefonica ed è sceso subito dopo in strada, dove il complice era rimasto in attesa fungendo da palo.

I due truffatori sono stati bloccati mentre si allontanavano ed identificati: si tratta di un ventiquattrenne ed un trentaduenne, entrambi di origine campana, con numerosi precedenti di polizia.

Il ventiquattrenne, che era salito nell’appartamento, aveva ancora tra le mani il provento della truffa: alcune banconote delle quali gli agenti della squadra mobile avevano preventivamente annotato i numeri seriali, nonché alcuni preziosi appartenuti alla moglie del soggetto truffato, che gli sono stati restituiti.

È stato accertato il fatto che entrambi i soggetti, sprovvisti di patente di guida, avevano percorso centinaia di chilometri a bordo di un’autovettura noleggiata da un altro pregiudicato campano, partendo appositamente da Napoli per raggiungere La Spezia e consumare truffe in città.

Al ventiquattrenne, che era stato visto arrivare sul posto alla guida dell’auto, è stata anche contestata sanzione amministrativa ai sensi del Codice della Strada per guida senza patente.

A bordo dell’auto è stata rinvenuta anche una modica quantità di due diversi tipi di droga, hashish e marijuana, che è stata sequestrata in via amministrativa al ventiquattrenne, che dichiarava averla detenuta per uso personale e, pertanto, segnalato alla Prefettura.

Vista la flagranza del reato i due giovani uomini sono stati tratti in arresto e, assolte le formalità di rito, portati alla casa circondariale Villa Andreino, a disposizione della locale autorità giudiziaria.

La posizione degli arrestati – ai quali viene contestato il reato di truffa aggravata in concorso – è ora al vaglio del sostituto procuratore della Repubblica Monica Burani e poi del giudice del tribunale della Spezia.