Nel 2024 cambiano
i requisiti per andare in pensione anticipata con
l’Ape sociale, misura introdotta in via sperimentale nel 2017 e rivolta a disoccupati, caregiver di persona disabile da almeno 6 mesi, invalidi civili almeno al 74 per cento e dipendenti impegnati in lavori gravosi.
Dal 1 gennaio di quest’anno, infatti, non basta aver compiuto 63 anni, ma occorrono 63 anni e cinque mesi.
Inoltre, diversamente dal 2023, si può accedere all’Ape sociale solo se non si lavora più. L’indennità non è più cumulabile con i redditi da lavoro autonomo e dipendente. Fino allo scorso anno, la soglia di cumulabilità era di 8.000 euro se lavoratore dipendente o parasubordinato,
e 4.800 euro come lavoratore autonomo. Dal 2024 si può lavorare solo occasionalmente, nel limite di 5.000 euro annui.
Modifiche anche per la cosiddetta "Opzione donna". Da quest’anno, l’età per
avere accesso a questa
misura di pensionamento anticipato rivolta alle donne aumenta da 60 a 61 anni
e i 35 anni di contributi effettivi devono essere raggiunti entro il 31 dicembre 2023 per poter esercitare il diritto nel 2024.
I requisiti per accedere a Opzione donna sono: essere state licenziate o essere dipendenti di aziende con tavolo di crisi aperto presso il ministero, assistere da almeno 6 mesi persone disabili conviventi o avere una disabilità oltre il 74 per cento.
Due opportuità comunque da tenere presenti e che, in determinate circostanze, potrebbero rivelarsi utili.
mo.pi.