Area Marina, il Parco non tratta: "Il disciplinare è stato condiviso"

L’ente rilancia dopo le polemiche di un gruppo di noleggiatori locali contro la propulsione elettrica "La difesa del contesto socioeconomico dipende dalla volontà di maggiore sostenibilità delle imprese".

Area Marina, il Parco non tratta: "Il disciplinare è stato condiviso"

Area Marina, il Parco non tratta: "Il disciplinare è stato condiviso"

Una riunione con i noleggiatori per condividere la stesura del protocollo di intesa per definire procedure e cronoprogramma del percorso che dovrà portare i titolari di autorizzazione a svolgere attività all’interno dell’Area marina protetta. È quanto annunciato dalla presidente del Parco Donatella Bianchi, in risposta alle polemiche sollevate nei giorni scorsi da un gruppo di noleggiatori locali sul nuovo disciplinare. La Bianchi difende le nuove regole approvatre dal consiglio direttivo, tra le quali spicca l’obbligo entro il 2027 di dotarsi di motori a propulsione elettrica. "Il disciplinare 2024 è il risultato di un percorso di ascolto e condivisione con tutti i portatori di interesse. Ho voluto riaprire un confronto costruttivo proprio per superare un contraddittorio con gli operatori che lo scorso anno ha portato alla sospensiva del Tar. Le sentenze conclusive pubblicate a inizio anno hanno poi in larga parte dato ragione al Parco, ma la stagione 2023 ha visto di fatto operare un numero illimitato di imbarcazioni aumentando la pressione e gli impatti sull’Area Marina" dice la Bianchi, che sottolineando che "i monitoraggi di università e centri di ricerca ci restituiscono una condizione di estrema fragilità del nostro mare, di specie e habitat, a fronte di un aumento delle ore di moto e del numero di operatori degli ultimi anni. La salvaguardia del contesto socioeconomico dipende soprattutto dalla volontà delle imprese a traguardare una maggiore sostenibilità. La risposta si concretizza nella progressiva trasformazione della flotta dall’endotermico all’ibrido, all’elettrico, e nell’impegno da parte del Parco a individuare con i Comuni interessati tutte le soluzioni necessarie allo sviluppo della rete delle infrastrutture di ricarica compatibile con il territorio". Alla base dell’iniziativa c’è un patto tra Parco, imprese e Comuni "per traguardare il comune obiettivo di rendere la nostra Area marina protetta un’eccellenza sul piano ambientale e socioeconomico, un modello di sviluppo sostenibile – spiega la presidente –. Con gli operatori che incontrerò nuovamente nei prossimi giorni dobbiamo condividere la stesura del protocollo di intesa per definire procedure e cronoprogramma". In attesa del parere del ministero dell’Ambiente sul Disciplinare 2024 sono state prorogate al 31 maggio prossimo le autorizzazioni alle attività di noleggio e locazione all’interno dell’Amp.

Matteo Marcello