MARCO MAGI
Cronaca

Arrestato noto dirigente sportivo spezzino: truffa per i contributi del Covid

Operazione della guardia di finanza alla Spezia e in Lombardia. Coinvolte altre 5 persone e 4 società dilettantistiche

Le fiamme gialle hanno portato a termine l’operazione (foto d’archivio)

Le fiamme gialle hanno portato a termine l’operazione (foto d’archivio)

La Spezia, 21 novembre 2024 – Truffa all'ente statale 'Sport e Salute', spezzino in manette. Oggi, i militari del comando provinciale della guardia di finanza della Spezia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale della Spezia, dottoressa Tiziana Lottini, nei confronti di Gian Maria Lertora, dirigente di più associazioni sportive calcistiche sia alla Spezia che in Lombardia, ma che ricordiamo anche Chief executive office della Massese nel 2022.

Contestualmente i militari hanno proceduto ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti di altri 5 indagati e 4 società sportive dilettantistiche operanti a Spezia, Milano e in provincia di Mantova. Le indagini, che hanno avuto origine da una puntuale attività di intelligence svolta con l’ausilio della componente speciale del corpo, sono state condotte dai finanzieri sotto la direzione della procura della Repubblica della Spezia, e hanno riguardato molte decine di istanze presentate all’ente statale Sport e Salute S.p.A per ricevere i contributi previsti per i collaboratori sportivi a ristoro della cessazione o sospensione di attività sportive a seguito della pandemia Covid 19.

I finanzieri hanno accertato che 88 domande, formalmente avanzate da atleti e tecnici tesserati con le società oggetto degli approfondimenti investigativi, di fatto erano state predisposte ed inoltrate all’insaputa degli intestatari e che le somme poi erogate dallo Stato venivano invece accreditate su conti correnti, anche aperti all’estero, intestati agli indagati che, una volta ricevute le pubbliche provvidenze, procedevano a sistematici prelevamenti in contanti o bonifici su altre posizioni finanziarie allo scopo di far perdere le tracce del denaro.

L’attività di servizio ha permesso di segnalare all’autorità giudiziaria 6 soggetti, tutti responsabili di associazioni sportive dilettantistiche, per le ipotesi di reato che fanno riferimento agli articoli 494 del codice penale (sostituzione di persona), 640-bis del codice penale (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) e 648-ter.1 del codice penale (autoriciclaggio). L’ammontare complessivo delle indennità erogate da 'Sport e Salute S.p.A.' oggetto di controllo è di circa 350.000 euro erogati in più tranche in circa 3 anni.

I militari del Gruppo stanno anche procedendo a sequestri preventivi di somme e beni riconducibili agli indagati fino alla concorrenza dell’importo oggetto della truffa. “L’odierna attività – spiegano dal Comando provinciale – testimonia in costante impegno della Guardia di Finanza a salvaguardia delle risorse pubbliche da ogni forma di illecito ed indebito accesso che generano iniquità, minano la coesione sociale e frenano lo sviluppo del Paese”.