Bollette a 4 zeri per consumi ’strani’ o esami clinici ’urgenti’ impossibili da svolgere o con prima data possibile alla calende greche. Nel corso del 2024 oltre 1600 cittadini hanno bussato alla porta di Federconsumatori per lamentare in primis problemi con le liste di attesa nella sanità e magagne legate a bollette delle utenze di luce, acqua e gas, il tutto con un aumento di richieste di aiuto del 28% rispetto al 2023: 1690 gli accessi registrati nel 2024 contro 1338 dell’anno precedente. A causare problemi e confusione fra gli utenti è stato il passaggio dal mercato tutelato a quello libero nel settore energia elettrica e gas. "Il nostro impegno – spiega il presidente di Federconsumatori Andrea Benedetto – è educare le persone a una corretta lettura della bolletta. Ad esempio è importante essere pronti alla scadenza del contratto per non trovarsi a pagare costi aggiuntivi senza una contrattazione".
Un problema ’classico’ è quello del contratto sottoscritto attraverso "una telefonata fatta da chi magari si qualifica come provider del tuo gestore proponendoti un nuovo contratto con uno sconto sulla tariffa. In realtà si tratta di tutt’altra fornitura: chi accetta si ritrova così un nuovo contratto del tutto diverso" come accaduto di recente a un utente, che si è rivolto a Federconsumatori per risolvere il pasticcio. Tecnicamente non si tratta di ’truffe’ tantochè non c’è profilo penale, ma di procedure molto ’al limite’ che giocano fretta, disattenzione e poca dimestichezza con la materia da parte di molti utenti. "Quando si rivolgono a Federconsumatori – spiegano le avvocate Caterina e Francesca Truppa, consulenti legali dell’associazione – segnalando problemi nei contratti, come prima cosa facciamo un reclamo al gestore, se la risposta non è soddisfacente andiamo avanti con una conciliazione davanti a un mediatore, usando come canali Arera o Conciliaweb. Procedure che non hanno costi per gli utenti e danno risultati positivi, in termini di restituzione di soldi pagati per contratti non richiesti".
Sono almeno un centinaio i casi trattati da Federconsumatori per le bollette. "E’ importante leggere bene tutte le clausole scritte e prestare la massima attenzione quando si fa un contratto al telefono". Uno degli ultimi casi riguarda un cittadino che per mesi ha pagato due diverse utenze telefoniche domestiche, senza accorgersene in quanto pagate attraverso la banca. "Abbiamo fatto una conciliazione, un gestore ha riconosciuto l’esistenza di un contratto non voluto e ridato indietro 450 euro di bollette". Era invece di 14mila euro la cifra di un’ingiunzione di pagamento con una bolletta-choc arrivata a un pensionato per mancati pagamenti dell’acqua. "Colpa di un errore di calcolo nei consumi dovuto a un contatore difettoso. Abbiamo fatto ricorso, alla fine ha pagato solo 1000 euro". Episodio che ha riportato a galla anche il tema della prescrizione di vecchi pagamenti. "Per il bollo auto la prescrizione è 3 anni, sanzioni codice della strada e Imu 5 anni, bollette delle utenze 2, cartelle agenzie delle entrate e ticket sanitari 10". Riguardo la sanità, c’è anche chi si è visto arrivare una contestazione per ticket non pagati. "Utenti risultati non esenti per reddito’ ma che lo sono per invalidità o patologie gravi come quelle oncologiche. Abbiamo scritto ad Asl, che ha annullato tutti gli accertamenti".