Arsenale, arriva Scorsone Alla direzione da Navamar

Subentra al contrammiraglio Andrea Benedetti che va ad assume un ruolo-chiave dell’organizzazione di cooperazione per la difesa

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Staffetta alla direzione dell’Arsenale della Marina militare. Dopo poco meno di 3 anni di comando, il contrammiraglio Andrea Benedetti, originario della Spezia, lascia l’incarico apicale per andare ad un assumere un ruolo-chiave nell’ambito dell’Occar l’organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti costituita da Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Belgio e Spagna. Andrà a seguire, in particolare, il programma di costruzione dei nuovi pattugliatori polivalenti d’altura che passa da Fincantieri. Ad assumere la direzione dell’Arsenale, a partire dal 22 settembre prossimo – giorno del cerimoniale con i discorsi di rito – sarà il contrammiraglio Giuseppe Scorsone, 57 anni, di origini palermitane ma ormai spezzino di adozione, proveniente da Navarm dove ha diretto il Reparto sistema nave. Un grande tecnico, con pregressa conoscenza dell’Arsenale dove ha lavorato alcuni anni fa occupandosi di pianificazione.

Dovrebbe essere l’uomo del rilancio, chiamato a dare corso all’ottimizzazione organizzativa dello stabilimento nella prospettiva delle 135 assunzioni ’deliberate’ lo scorso anno con l’approvazione della legge di bilancio per effetto degli emendamenti incrociati dei parlamentari spezzini ma con concorsi ancora al palo. Nel frattempo l’agonia della contrazione della forza lavoro è andata avanti, inesorabile: 52 i pensionamenti a fine 2020, a questi di aggiungeranno altre 44 esodi a fine 2021 (negli anni 2018 e 2019 a staccare la spina erano stati 72 lavoratori). Attualmente sono 608 i dipendenti dell’Arsenale a fronte di una tabella organica che prevede 836 posti di lavoro. Fra gli incontri che precedono l’insediamento, Scorsone ha voluto incontrare i sindacati. Dal loro fronte considerazioni positive, auspici e attese, confidando che la prossima edizione di Seafuture possa offrire nuovi impulsi al tema della centralità dello stabilimento industriale-militare.

Corrado Ricci