MATTEO MARCELLO
Cronaca

Arsenale, finanziamenti in arrivo: ok del Governo alla riqualificazione

Le commissioni di Camera e Senato favorevoli al piano da 233 milioni per ammodernare officine e capannoni. Sostituisce il celeberrimo Piano Brin, che portò alla Spezia meno denari di quelli inizialmente previsti

Un capannone della base navale della Marina militare (foto di repertorio)

Un capannone della base navale della Marina militare (foto di repertorio)

Roma, 4 giugno 2024 – Non solo la creazione di nuovi moli e l’adeguamento di quelli esistenti, con l’obiettivo di aumentare le capacità di supporto logistico secondo i nuovi standard della Nato. Alla Spezia dovrebbero arrivare – il condizionale al momento è d’obbligo – anche i denari che il governo Meloni sarebbe pronto a investire nel “Piano rinnovamento arsenali“, il progetto di ammodernamento degli stabilimenti di lavoro della Marina destinato a raccogliere il testimone dal celeberrimo ’Piano Brin’. La commissione Difesa della Camera, e la Commissione affari esteri e difesa del Senato hanno rapidamente dato parere favorevole nelle scorse settimane a un programma che impegna 233 milioni di euro da qui al 2032 per "adeguare – si legge negli obiettivi dell’Atto di governo 141 – la capacità di supporto logistico degli arsenali e degli stabilimenti di lavoro in termini di ammodernamento delle infrastrutture e degli impianti deputati a fornire l’ormeggio, la messa a secco e i servizi di manutenzione delle unità navali ai lavori, con l’obiettivo di adeguare agli standard industriali di ultima generazione le infrastrutture e gli impianti degli stabilimenti di lavoro, che risultino funzionali, rispondenti alle normative vigenti in materia antisismica, di sicurezza sui luoghi di lavoro e di efficientamento energetico".

Quattro gli stabilimenti che saranno interessati dal programma: oltre all’arsenale della Spezia, usufruiranno degli stanziamenti del governo anche gli stabilimenti di Taranto, Augusta e di Aulla, ovvero il Cima, il Centro interforze munizionamento avanzato. Tuttavia, al momento non ci sarebbe l’intera copertura finanziaria: come riportato dal documento approvato da Camera e Senato, dei 233 milioni previsti, a oggi sarebbero finanziati ’solo’ 143,58 milioni, a valere principalmente sugli stanziamenti del bilancio ordinario del ministero della Difesa. "Tali finanziamenti permetteranno l’avvio delle fasi di progettazione unitamente a circoscritti e consistenti interventi nei principali stabilimenti di lavoro. Il completamento del programma (per 89,42 milioni;ndr), sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti finanziari" si legge nel documento. Con la speranza che tale piano non sia una replica del Piano Brin, che portò alla Spezia meno denari di quelli previsti.