Ascensore fuori uso da giorni. Arte non è ancora intervenuta. I residenti sulle barricate: "Qui ci sono diversi invalidi"

Gli abitanti della palazzina di via Naef hanno segnalato il problema più volte alla proprietà "Se entro la prossima settimana la situazione non verrà risolta non pagheremo l’affitto".

Ascensore fuori uso da giorni. Arte non è ancora intervenuta. I residenti sulle barricate: "Qui ci sono diversi invalidi"

Gli abitanti della palazzina di via Naef hanno segnalato il problema più volte alla proprietà "Se entro la prossima settimana la situazione non verrà risolta non pagheremo l’affitto".

Da almeno sei mesi con cadenza periodica, torna a ripresentarsi lo stesso problema: l’unico ascensore presente nel condominio non funziona. I residenti della palazzina Arte di via carlo Alberto Naef numero 8, dove vivono 14 famiglie, con svariati casi di invalidità comprovata, sono stanchi di essere invisibili, ma non per questo intenzionati ad arrendersi. E non chiedono altro se non di veder tutelato il diritto di vivere dignitosamente. Tra loro c’è la signora Laura Priolo, tra i pochi a non aver alcun problema di deambulazione, ma pronta a battersi per i propri vicini. Tra i casi più gravi quello della signora Franca Asnaghi, novantenne in carrozzina relegata al quinto piano. "L’ascensore non funziona da giovedì scorso e ho portato mia mamma a casa mia - spiega la figlia Lina Bruschi -. Avevo già contattato Arte, tramite pec, lo scorso aprile segnalando il problema e non ho mai ricevuto risposta. Ultimamente tutto quello che sono riusciti a dirmi è che in un futuro prossimo verranno tolte le barriere architettoniche". C’è poi la signora Elda Pezzo del secondo piano , con invalidità certificata al 90% per via delle svariate operazioni cui si è dovuta sottoporreper problemi oncologici e con le protesi ad entrambe le ginocchia. "Stamani ho fatto l’ennesima segnalazione per segnalare il guasto andando di persona negli uffici Arte - spiega Cesare Bertagnini invalido che a breve si dovrà sottoporre a un’operazione al cuore per sostituire il pacemaker -. Abito al settimo piano e sono costretto a fare le scale per uscire di casa mettendo seriamente a rischio la mia salute. Mi pare che si stia assistendo a un rimpallo di responsabilità e non sappiamo più a chi rivolgerci. Chi tutela i disabili?". Il signor Pasquale Beretta, cardiopatico, ha la "fortuna" di abitare al primo piano dalla palazzina sin dalla fine degli anni Settanta. La stessa sorte non è però toccata a Daniele Olivieri, disabile certificato con absetosi di tipo severo, che aggiunge: "Chiediamo che questo guasto che si è già presentato più volte negli scorsi mesi e con vari interventi è stato riparato, venga una volta per tutte superato in modo risolutivo. Abbiamo contattato Arte e il Comune, sappiamo che questa è la settimana di Ferragosto, ma addirittura hanno smesso di risponderci".

A non poter andare in ferie è la dialisi a cui la signora Lina Bruschi, quasi ottantottenne residente al quinto piano, deve sottoporsi tre volte a settimana. "Vivo al sesto piano - spiega Marianina Scrocco - e il mio compagno, che vive con me ha un enfisema polmonare e necessita della bombola di ossigeno. La situazione è critica, qualcuno ci deve ascoltare". Tra i residenti anche Francesco Zainetti, con problemi di deambulazione che afferma di aver partecipato tempo fa proprio a una riunione per risolvere la questione ascensore e valutare l’installazione di un montacarichi che però non è stato autorizzato. "Adesso basta siamo stufi - conclude la signora Laura Priolo -. Se entro il prossimo lunedì l’ascensore non verrà aggiustato e non rientrerà in funzione, su consiglio della nostra legale non pagheremo l’affitto del mese. La palazzina, come l’ascensore, non è di nostra proprietà e non possiamo fare altro se non farci sentire per vedere finalmente risolta questa situazione spiacevole e dannosa per i tanti disabili che vivono qui".

Elena Sacchelli