REDAZIONE LA SPEZIA

Asg Superconductors, commessa milionaria

Nel polo spezzino si produrranno i magneti destinati all’istituto di ricerca tedesco impegnato nel progetto europeo ‘Fair’

I magneti ‘made in La Spezia’ di Asg Superconductors per l’avveniristico acceleratore di particelle destinato a studiare la fisica delle alte energie, uno dei più grandi progetti di ricerca a livello internazionale che porterà all’acquisizione di nuove conoscenze sull’origine della materia e sull’evoluzione dell’universo. Altra commessa milionaria per la società ligure che fa capo alla famiglia Malacalza: nel polo produttivo spezzino sorto dalle ceneri della San Giorgio si produrranno i magneti superconduttori commissionati dal Gesellschaft für Schwerionenforschung, l’istituto di ricerca tedesco a partecipazione pubblica impegnato nella realizzazione del progetto europeo Fair, acronimo di Facility for Antipron and Ion Research. Secondo indiscrezioni, nei prossimi anni nell’azienda spezzina ne saranno prodotti ben 31, per un valore di diverse decine di milioni di euro. Proprio per fa fronte alla commessa, l’azienda ha accesso una fideiussione di 5,6 milioni di euro con Sace e Banco Bpm. "Con la garanzia sull’Advanced Payment Bond – ha dichiarato Emanuele Lertora, consigliere delegato di Asg Superconductors Spa – possiamo affrontare al meglio le sfide gestionali e produttive legate al progetto Fair di Gsi. Si tratta di un esempio da manuale di sinergia del sistema Paese: grazie al supporto di Sace e Bpm, infatti, la nostra azienda si è dimostrata competitiva su uno scenario internazionale e ha potuto gestire al meglio tutti gli aspetti, incluso quello finanziario, di una commessa internazionale complessa, con benefici effettivi, anche per i numerosi fornitori dell’indotto, in grande prevalenza italiani". La nuova produzione arriva forse nel momento migliore: all’interno dello stabilimento spezzino sono ormai completate le ultime tre bobine toroidali legate al progetto Iter, il più grande esperimento scientifico internazionale finalizzato a dimostrare il potenziale dell’energia a fusione, destinato a replicare sulla terra lo stesso processo del sole e delle stelle. La prossima bobina dovrebbe partire alla fine del prossimo gennaio, ed entro l’estate anche gli altri due super magneti dovrebbero prendere la strada verso Cadarache, nel sud della Francia, dove è in corso la costruzione del reattore sperimentale. In passato, nello stabilimento genovese di Asg erano stati sviluppati e prodotti per il Cern di Ginevra i magneti dell’acceleratore Lhc e dei detector Atlas e Cms che hanno portato alla scoperta del Bosone di Higgs, ma anche innovativi sistemi per applicazioni medicali come risonanza magnetica e adroterapia. Attualmente, l’azienda della famiglia Malacalza sta collaborando anche con altri centri di ricerca negli Stati Uniti, Russia e Corea del Sud.

Matteo Marcello