
Il poster creato per l'iniziativa
La Spezia, 11 marzo 2025 – Ogni anno in Asl 5 vengono assistiti circa 90.000 pazienti in Pronto Soccorso, 25.000 in regime di ricovero ed erogate oltre 2.000.000 prestazioni ambulatoriali e più di 90.000 a domicilio.
Un intenso e complesso lavoro di cura durante il quale sono state segnalate ufficialmente, dal 2020 ad oggi 281 aggressioni (verbali 225, fisiche 56). Nell’ultimo anno 78 (64 verbali e 14 fisiche), dall’inizio del 2025 sono 14, tutte verbali.
In questa ottica è stato raggiunto l’accordo tra Asl 5 e la Questura della Spezia per la firma del protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti degli operatori sanitari, sociosanitari e ausiliari di assistenza e cura nell’esercizio delle loro funzioni.
“Aver realizzato questo protocollo d’intesa con la Questura di Spezia – dichiara il direttore generale di Asl 5, Paolo Cavagnaro – significa sottolineare, ancora una volta, l’importanza che riponiamo nella prevenzione e nel contrasto della violenza verso gli operatori sanitari. Un fenomeno che si manifesta non solo da parte dei pazienti, ma anche di parenti e caregiver. Portare all’attenzione della cittadinanza questi episodi è fondamentale perché si comprenda che l’essere violenti e aggressivi, sia a parole sia nei gesti, non porta a nessun risultato, piuttosto rende più faticoso e lento il processo di diagnosi e cura. Il protocollo che firmeremo è un impegno a mettere in atto una serie di azioni concrete per rendere i luoghi di lavoro e cura più sicuri per utenti e operatori, scoraggiando l’utilizzo di aggressività e violenza come mezzo per ottenere tutto e subito”.
La notizia – che segna un traguardo importante nel percorso, intrapreso dalla due istituzioni, per educare e prevenire la violenza verso gli esercenti la professione sanitaria e loro ausiliari, nonché allo scopo di rappresentare che la sicurezza e la tutela degli operatori di Asl 5 è un impegno e una priorità comune per l’Azienda Sanitaria e la Questura di Spezia – arriva alla vigilia della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari che si celebra il 12 marzo di ogni anno come stabilito nel 2022 dal Ministero della Salute.
Per questa occasione Asl 5 ha realizzato un poster che verrà diffuso in tutta la città e soprattutto affisso in tutte le strutture sanitarie: reparti degli ospedali, laboratori, ambulatori, consultori, sale d’attesa. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’utenza e stimolare la riflessione sul problema che i dati raccontano essere tristemente in aumento.
I setting più colpiti sono, come nel resto del paese: Pronto Soccorso, aree di degenza, salute mentale. Più aggrediti gli infermieri poi i medici e, a seguire, il personale di supporto. Gli aggressori sono per lo più pazienti nel dipartimento di salute mentale, caregiver negli altri dipartimenti. Il dato è sicuramente sottostimato. Infatti, una survey promossa dalla Medicina Preventiva di Asl 5 nel 2024 ha evidenziato che su un totale di 573 lavoratori rispondenti alla survey negli ultimi 36 mesi il 61% (350 soggetti) aveva ricevuto almeno un aggressione verbale e il 18.5% (100 soggetti) almeno un’aggressione fisica. Quindi le aggressioni dal 2021 al 2024 sono state molte di più di quelle segnalate per le vie ufficiali con apposita scheda. Raramente (<5%) le aggressioni sono state seguite da querele o denunce di infortunio per lesioni personali. I maggiori ostacoli alla querela sono il timore di ulteriori aggressioni da parte del querelato e la necessità di querela di parte, nonché le spese legali da sostenere.
“Ringraziamo ASL 5 e la Questura della Spezia per il protocollo che rappresenta un fondamentale passo avanti per la tutela degli operatori sanitari – dichiara l'assessore regionale Massimo Nicolò – . La violenza contro il personale che lavora negli ospedali va ormai considerata un’emergenza sociale. Nuove regole e misure più restrittive ci permettono di contrastare un fenomeno che sta avendo una escalation dai contorni sempre più preoccupanti. Questo protocollo vuole quindi rappresentare una garanzia per i nostri sanitari che ogni giorno si occupano della salute di tutti”.
Dal 2020 con la promulgazione della legge 113 e successive integrazioni sono stati introdotti una serie di cambiamenti per favorire i procedimenti giudiziari in caso di aggressioni ai sanitari: pene più aspre, procedibilità d’ufficio, e da ultimo, lo scorso ottobre, il reato di danneggiamento delle strutture sanitarie e l’arresto in flagranza e in flagranza differita dopo i gravi casi di Pisa nel 2023 e di Foggia nel 2024.
“La redazione di un protocollo d’intesa con la direzione della Asl 5 – afferma Sebastiano Salvo, questore della Spezia – , oltre a corrispondere alle indicazioni del legislatore, realizza una cornice formale al cui interno si recepiscono gli esiti di accordi ed intese operative già in atto tra la Questura e la direzione della Asl per prevenire e contrastare azioni violente in danno dei presidi ospedalieri e del personale che vi lavora. Accordi che vedono, quale contenuto già in essere, la ripristinata operatività di un Posto di Polizia all’Ospedale Sant'Andrea e la definizione di procedure operative sia per l’attivazione immediata degli interventi delle Forze di Polizia in situazioni critiche, sia per l’attuazione concreta della procedibilità dei reati correlata all’aumentata tutela in favore del personale sanitario, introdotte dalla recente L. 171/2024. Poiché, però, ritengo che il protocollo non sia un punto di arrivo ma semmai di partenza, ecco che si arricchisce anche di impegni reciproci ad implementare i livelli di sicurezza, anche attraverso l’utilizzo futuro di tecnologie “intelligenti” che, nel pieno rispetto dei profili di privacy di utenti e lavoratori, possano rendere ancora più efficace il livello di protezione”.