Anno nuovo problemi vecchi. A circa 72 ore dall’arrivo del 2023 restano sul tappeto della sanità spezzina parecchie questioni ancora da risolvere. Tra queste spiccano le assunzioni di personale socio sanitario e infermieristico. Entrambe ancora da portare a termine. "E questo nonostante la norma Rossomando – torna alla carica il consigliere regionale del PD Davide Natale – preveda espressamente che le amministrazioni “possono, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale,avviare procedure selettive per il reclutamento del personale...,prevedendo la valorizzazione, anche attraverso una riserva di posti non superiore al 50 per cento di quelli disponibili (non di quelli previsti nei diversi bandi, come interpretato da Alisa, ma quelli indicati dal piano triennale come fabbisogno e quindi disponibili)".
Una opportunità che Natale non si stanca mai di ribadire. "Ma la realtà è purtroppo diversa – prosegue il consigliere Dem –. Si parla di sole 33 assunzioni attraverso un bando di cui non si ha notizie. Il 15 dicembre, data in cui doveva essere pubblicato, è ampiamente passato e sul sito dell’ASL 5 non è stato pubblicato nulla. Ogni giorno di ritardo significa ulteriori ritardi per le assunzioni". E questo nonostante il bisogno di personale descritto nel Piano triennale di ASl 5, ossia 279 unità così suddiviso: 219 assunzioni per l’anno 2022, 40 per il 2023 e 20 per il 2024. "Se si dovessero rispettare questi numeri – prosegue Natale – e la Giunta decidesse di seguire la norma Rossomando in un’interpretazione estensiva, gli OSS da stabilizzare potrebbero essere decisamente molti di più". Altra questione spinosa è rappresentata da un numero ridotto di posti disponibili a tempo indeterminato. Il problema era emerso durante una riunione organizzata dalla Giunta regionale con i diversi operatori privati e i rappresentanti dei lavoratori per verificare la disponibilità di assunzioni presso strutture accreditate con il pubblico. È uscita una fumata nera.
E che dire della questione infermieri. "Per i vincitori del concorso gestito da Alisa – prosegue Natale – si sta assistendo ad una farsa. Lo stesso Direttore Generale afferma in una delibera che ha presentato ad Alisa la richiesta di ulteriori 56 infermieri necessari per la copertura del personale in procinto di andare in pensione. Come vengono coperti? In parte Alisa autorizza una mobilità tra ASL 4 e ASL 5 (20 unità) e una parte scorrendo la graduatoria scegliendo tra quelli che avevano opzionato, dopo aver superato il concorso, come sede preferenziale ASL 5. Il paradosso è che quelli che sono risultati nella graduatoria nei primi posti e che sono stati obbligati ad accettare ASL 4 per non essere cancellati si vedono costretti ad effettuare una nuova selezione. E non è detto che rientreranno nei venti posti previsti, mentre chi è nelle posizioni più basse della graduatoria saranno inseriti immediatamente nella sede prescelta".