
Dopo il clamoroso falso-furto l’opera è custodita al Museo Diocesano a Sarzana. In fase di ultimazione anche il recupero dello storico palazzo Amati Cornelio.
La complicità tra paesani ha fatto da scenario al furto del secolo. Un’azione comunque goffa e degna della miglior commedia all’italiana che ha fatto credere ai ladri di aver rubato il tesoro più prezioso conservato nella chiesa di Santa Maria Maddalena. Invece quella sottratta era semplicemente una fotografia appositamente messa in bacheca in attesa del blitz da tempo annunciato da fonti “ben informate“.
Da marzo 2019 la “Crocifissione di Cristo“ di Pieter Brueghel non è più a Castelnuovo Magra perchè è stata messa al sicuro dai carabinieri e successivamente restaurata. Adesso è ospite del Museo Diocesano a Sarzana ma nel borgo non vedono l’ora di tornare in possesso del “loro“ quadro. "Non è facile – spiega la sindaca Katia Cecchinelli (nella foto sotto) – anche perchè l’amministrazione comunale deve prima avere il nulla osta della Soprintendenza e della Curia. Noi siamo disponibili ad allestire lo spazio adeguato ma la parola finale non spetta a altri. Il luogo più adatto è l’oratorio dei Rossi ma pensiamo anche a palazzo Amati Cornelio in fase di ristrutturazione. Di certo riavere il quadro è una priorità, intanto per un discorso affettivo. Poi sicuramente contribuirebbe a valorizzare ulteriormente il centro storico. Dopo il falso furto che ebbe risonanza mondiale arrivarono tanti turisti proprio per conoscere il borgo. Immaginiamo a cosa potrebbe accadere se davvero il Brueghel tornasse a casa".
In attesa del rientro c’è un altro progetto in corso che potrebbe cambiare il volto del paese. La riapertura di Palazzo Amati Cornelio per anni sede di palazzo civico, poi chiuso a causa del terremoto oltre 10 anni fa, è imminente. "Non indichiamo date – conclude Katia Cecchinelli – ma siamo davvero a buon punto e fissiamo come traguardo il 2026. Diventerà la nostra casa di storia e cultura". Sul futuro del palazzo rimesso in sesto dal punto di vista sismico e riqualificato negli spazi interni oltre al recupero degli affreschi grazie a un finanziamento del Ministero ci sono in ballo tante idee. "La storia del paese è legata anche alla produzione del Vermentino – prosegue l’assessore Luca Marchi – è questa sarà sicuramente una sede ufficiale dell’Enoteca Regionale oltre a quella istituzionale del municipio. Le idee sono tante e non è escluso che possa tornare a ospitare anche qualche ufficio comunale, magari soltanto un paio di mattine a settimana proprio per agevolare le operazioni dei residenti che non possono scendere al piano. Potrebbe temporaneamente ospitare il ritorno del Brueghel perchè non possiamo certamente correre il rischio di nuovi furti quindi è necessaria una sede sicura e allo stesso tempo accogliente e fruibile per mostrarlo".
Massimo Merluzzi