CLAUDIO MASSEGLIA
Cronaca

Assedio Cinque Terre: "Solo due vigili urbani per 4 milioni di turisti. Servono nuove regole"

Anche i sindaci delle celebri località della Liguria approvano l’idea della legge per sostenere i piccoli centri che d’estate ’esplodono’. Il rincaro delle tariffe dei treni ha allentato la morsa, ma non può bastare.

Assedio Cinque Terre: "Solo due vigili urbani per 4 milioni di turisti. Servono nuove regole"

La riapertura della Via dell’Amore, dopo un lungo restauro, nel luglio scorso

CINQUE TERRE (La Spezia)

Dall’Argentario a Marina di Bibbona fino alle Cinque Terre il problema è sempre il solito: le piccole località turistiche in estate devono gestire un forte aumento della popolazione, facendo però affidamento su servizi e personale dei meno impegnativi periodi invernali. Così in rapida successione i sindaci dei due centri della costa toscana hanno chiesto interventi per frenare l’overtourism, come l’istituzione di un ticket di ingresso (sull’esempio di Venezia) o una legge che consenta ai Comuni di assumere personale per gestire al meglio l’afflusso di turisti. Proposte accolte di buon grado anche alle Cinque Terre, alle prese da anni con l’assedio di milioni di turisti concentrati nei mesi estivi in borghi piccoli e in un territorio storicamente fragile. "Ho letto l’idea lanciata dai sindaci della costa toscana e sono d’accordo – sottolinea il sindaco di Riomaggiore Fabrizia Pecunia – anche noi in estate dobbiamo gestire un afflusso di 4 milioni di turisti sul nostro territorio, dovendo contare però sui soliti due agenti della polizia locale in organico, oltre al comandante presente due volte la settimana. In estate abbiamo sì il rinforzo degli agenti stagionali, ma spesso non hanno la necessaria esperienza fondamentale nella gestione di così tante persone in un territorio piccolo".

Da qui la proposta: strutturare i piccoli Comuni non sulla base della popolazione residente "quanto su quella che si trovano a gestire in determinati periodi dell’anno" come gli infuocati mesi estivi nel caso delle Cinque Terre, anche se quest’anno la situazione è comunque un po’ migliorata rispetto al recente passato, quando praticamente già da fine maggio-inizio giugno gli stretti vicoli degli incantevoli borghi delle Cinque Terre, si trasformavano ’fiumane’ di gente. A incidere sul calo di questi mesi è stata anche la nuova tariffazione dei treni ’Cinque Terre Express’ diversificata in tre fasce (verde, gialla a rossa) in base al periodo, con prezzi fino a 10 euro a tratta, anche per fare gli 800 metri (e 2 minuti di viaggio...) che dividono le stazioni di Riomaggiore e Manarola. Un aumento che ha scatenato non poche polemiche.

"Ma le nuove tariffe – prosegue Pecunia – hanno contribuito a una minor pressione sulle nostre stazioni e sul territorio: avere una sorta di ’barriera di accesso’ ha condizionato l’afflusso di turisti. Ai prezzi dei treni vanno poi aggiunte anche certe situazioni a livello internazionale. Il turismo va gestito nel migliore dei modi, con un progetto condiviso fra amministrazioni comunali e associazioni di categoria". Intanto a Riomaggiore si fa un primo bilancio dell’afflusso alla Via dell’Amore riaperta dopo anni di chiusura e un importante intervento di messa in sicurezza. Sono quasi 11mila le prenotazioni a una settimana dalla riapertura del percorso ai turisti, registrati sul sito web creato appositamente, a conferma della grande attrattività di un sentiero di grande fascino a picco sul mare. E sono tanti anche i visitatori della provincia di Spezia, che hanno accesso gratuito dalle 17 fino alla chiusura del percorso.

"Overtourism? No, la Via dell’Amore non ha creato alcun problema – conclude Pecunia – Piuttosto i visitatori hanno apprezzato la presenza sul posto delle guide che spiegano storia e caratteristche del percorso e di un po’ tutte le Cinque Terre"