La corsa al Superbonus 110% avrebbe dovuto essere l’occasione per risollevare l’economia in particolare dopo il brusco stop imposto dall’emergenza sanitaria. Ma la situazione si è complicata avviando anche controversie legali. Come quella che ha portato in Tribunale un geometra spezzino chiamato a difendersi dall’accusa di falso in atto pubblico, smontata dall’avvocato Carlo Rampi (nella foto) che ha dimostrato la correttezza delle procedure avviate dal professionista Valter Corbani.
Il superbonus consentiva di realizzare lavori finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica per le abitazioni private ma si è poi arenata quando è diventata impossibile la cessione del credito da parte dei privati. Per questo clima di grande incertezza i condomini di un palazzo cittadino avevano rinunciato al contributo hanno denunciato il professionista alla richiesta del pagamento. Anche se i residenti avevano deciso di recedere dall’intenzione di avvalersi della detrazione fiscale restava comunque da onorare la parcella.
L’accusa mossa a Corbani era quella di aver falsificato le firme dei residenti depositate allo sportello edilizio del Comune di Spezia. Il giudice Marinella Acerbi ha assolto il geometra perchè il fatto non sussiste. L’avvocato Carlo Rampi ha dimostrato che l’azione svolta fosse trasparente perchè concordata sia dall’amministratore del palazzo che dall’assemblea.
Massimo Merluzzi