![L’ultima trovata: un bagno chimico ai giardini per tutti i conducenti. Cub Trasporti presenta un esposto all’Asl: "Situazione pessima". I sindacati non ci stanno: "Azienda allo sbando, troppe faide interne". L’ultima trovata: un bagno chimico ai giardini per tutti i conducenti. Cub Trasporti presenta un esposto all’Asl: "Situazione pessima". I sindacati non ci stanno: "Azienda allo sbando, troppe faide interne".](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/OWFjOTI2MWQtM2M2Ny00/0/atc-autisti-in-trincea-affollano-palazzo-civico-a-caccia-di-risposte-siamo-abbandonati.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
L’ultima trovata: un bagno chimico ai giardini per tutti i conducenti. Cub Trasporti presenta un esposto all’Asl: "Situazione pessima". I sindacati non ci stanno: "Azienda allo sbando, troppe faide interne".
L’ultima beffa è arrivata l’altro ieri, nelle forme di una nota ai lavoratori firmata dal direttore generale, con la quale si annuncia in poche righe l’installazione di un bagno chimico in mezzo ai giardini pubblici, riservato al personale viaggiante. Così Atc Esercizio ha provato a risolvere la situazione dell’assenza di un servizio igienico a disposizione dei tanti autisti che ruotano attorno allo snodo urbano di via Chiodo: una scelta per molti infelice, tanto da spingere il sindacato Cub Trasporti a presentare un esposto ad Asl5.
"Con la chiusura del bagno situato all’interno di un locale di via Persio – spiegano i sindacalisti – tutti gli autisti si trovano a dover condividere un bagno chimico piazzato ai giardini. Una situazione sconcertante con la quale non sappiamo per quanto tempo si dovrà tirare avanti, anche perchè l’azienda non risponde alle nostre domande. Ogni giorno ci sono almeno un centinaio di autisti di passaggio, come è possibile che venga messo a disposizione dei lavoratori un solo bagno chimico?".
Una situazione di incertezza che fa il paio con le condizioni in cui si trova il casottino all’angolo tra via Chiodo e via Diaz, "per il quale – dicono ancora da Cub Trasporti – è necessaria maggiore pulizia e manutenzione". Due temi, questi, che sono peraltro una goccia nel mare delle tante problematiche con cui gli autisti e i dipendenti di Atc devono confrontarsi ormai quotidianamente. Problemi snocciolati sia nel corso dell’incontro con i capigruppo in consiglio comunale, sia durante l’estemporanea riunione organizzata da gruppi di minoranza, che per protesta contro la decisione di non invertire l’ordine dei lavori e anticipare la discussione su Atc, hanno ritirato le proprie interpellanze abbandonando temporaneamente l’assise comunale.
"Perché solo Spezia deve subire il taglio risorse e deve pagare anche per Imperia? È una situazione aberrante" dicono in coro i lavoratori – una quarantina – che lunedì sera hanno affollato Palazzo civico a caccia di risposte. "Ci sono colleghi che si licenziano perchè non ce la fanno più. Solo nel biennio 2023-2024 hanno abbandonato venti giovani, quanto sette anni prima furono solo tre ad andarsene. Da anni attendiamo l’aumento delle indennità e l’introduzione dei buoni pasto, per i quali stiamo attendendo da mesi che l’amministratore delegato presenti una proposta".
Una situazione delicata che ha spinto i lavoratori a chiedere quali siano le intenzioni del management aziendale e della politica. "Dal 2017 è andata sempre peggio, oggi anche l’utenza è disperata, a partire dalla nonnina che deve andare a Cadimare ma non trova la corriera. Ci vogliono distruggere? C’è lo dicano, che troviamo qualcosa di meglio. Più di venti anni fa, entrare in questa azienda significava un traguardo, perchè Atc aveva un nome importante. Da allora, l’azienda è andata incontro a un deterioramento spaventoso – dicono ancora gli autisti – . Si lavora sotto organico da anni, a volte ci chiamano dall’ufficio per chiederci se possiamo fare due o tre ore per tappare i buchi. Ora, pare che dal 1° marzo i bus navetta che collegano i parcheggi col centro città non le faremo più. Manca personale, e l’unica soluzione che hanno trovato è quella di dare in appalto".
Presenti a Palazzo civico anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Per Stefano Bettalli, segretario Filt Cgil, "l’azienda è allo sbando, interessata da situazioni conflittuali e dove si è più concentrati a farsi la guerra anziché tutelare i lavoratori. Non possiamo farci carico solo noi di questo aiuto a Imperia. Senza dimenticare che il tema della regionalizzazione del Tpl è più che mai attuale". "Se calano le risorse – aggiunge Mario Bonafiglia, referente Atc per Fit Cisl – l’azienda è destinata a diventare ancor meno appetibile, il rischio è di perdere ancora dipendenti a favore di altre aziende".