MATTEO MARCELLO
Cronaca

Atc, Cgil bacchetta Cisl e Uil: "Futuro precario, serve unità"

Bettalli: "La questione della dirigenza non diventi divisiva, pensiamo a sostenere i lavoratori"

Un autobus della tratta urbana

Un autobus della tratta urbana

LA SPEZIA"La questione della dirigenza aziendale, pur nel rispetto delle varie visioni e sensibilità, non può diventare elemento divisivo e compromettere la ritrovata unità sindacale nell’interesse dei lavoratori e del servizio pubblico. Nonostante questo strappo tra Cisl e Uil, la Cgil continuerà a lavorare per mantenere una linea sindacale unitaria: le condizioni di lavoro ed economiche dei lavoratori e il recupero delle risorse necessarie a garantire il servizio Tpl in maniera efficiente sono obiettivi essenziali". Così il segretario provinciale di Filt Cgil, Stefano Bettalli, interviene sul duro scontro tra Uiltrasporti e Fit Cisl in merito ad Atc: il primo ha chiesto l’azzeramento del Cda aziendale, il secondo ha difeso l’operato del presidente Franco Pomo. "Mai come oggi, il futuro del tpl è in condizione precaria. Lo sforzo del sindacato tutto deve essere concentrato nel garantire le risorse necessarie per un servizio dignitoso all’utenza e migliorare le condizioni di lavoro ed economiche dei lavoratori, che sono allo stato attuale le peggiori in assoluto in Liguria. Tutti condividiamo – rimarca Bettalli – il fatto che, per quanto il bilancio 2024 chiuderà in attivo, senza i ristori Covid e con la scellerata scelta della Regione Liguria di modificare il riparto delle risorse economiche, garantire la solidità economica di Atc sarà esercizio molto più complicato, con probabili ripercussioni sul servizio e i dipendenti. Su tali temi si è raggiunta un’unita sindacale tutt’altro che scontata: condividere un documento che impegna la proprietà a ridiscutere le scelte della regione". "Dovere del sindacato è denunciare sprechi, inefficienze e cattiva gestione aziendale – rilancia il segreatrio provinciale Filt Cgil – sta poi alla proprietà, che è a conoscenza di tutto ciò, decidere se sostituire o meno il management da lei scelto".Matteo Marcello