Atc, lunedì la riunione del cda. Deleghe di Fiorino da ridistribuire

Il consiglio della società di trasporto pubblico pronto ad avocare a sè i compiti di ad e direttore generale. Spetta all’Assemblea dei sindaci modificare l’assetto dell’organo di governo votato solo dieci giorni fa.

Atc, lunedì la riunione del cda. Deleghe di Fiorino da ridistribuire

Atc, lunedì la riunione del cda. Deleghe di Fiorino da ridistribuire

LA SPEZIA

La riunione dovrebbe essere calendarizzata per lunedì, convocata dal presidente Franco Pomo. Sarà quella l’occasione per il Cda di avocare a sè le deleghe che erano state assegnate a Francesco Fiorino, neo amministratore delegato e direttore generale di Atc Esercizio, indagato nell’ambito del filone spezzino della maxi inchiesta per corruzione. Secondo l’accusa, Fiorino, all’epoca dei fatti ancora amministratore di Europa Park, sarebbe stato corrotto da Giovanni Olcese e Ivan Pitto per l’istallazione di leadwall in piazza Europa con un voucher vacanze di una notte presso un centro benessere situato nella provincia di Siena.

Da martedì, giorno in cui è scoppiata l’inchiesta, il Cda ha chiesto un paio di pareri legali al fine di muoversi nel perimetro di una situazione spinosa. La strada però sembra tracciata, e va nella duplice direzione di garantire i lavoratori così come la posizione dello stesso Fiorino. Il Cda con questa operazione andrebbe a garantire l’operatività dell’azienda in un momento non certamente facile – in assenza di un amministratore delegato e di un direttore generale anche la semplice corresponsione delle stipendi ai lavoratori potrebbe essere messa a rischio – aspettando che si chiarisca la vicenda Fiorino, il quale almeno fino a ieri pomeriggio non aveva presentato le dimissioni dalla carica. L’ultima parola spetterà comunque all’Assemblea dei sindaci, che da statuto potrebbe intervenire per modificare l’attuale composizione del consiglio di amministrazione. Una possibilità concreta, dato che secondo indiscrezioni la ’caccia’ a un manager d’esperienza sarebbe già partita proprio all’indomani dello scoppio dell’inchiesta della procura spezzina.

Matteo Marcello