REDAZIONE LA SPEZIA

Atc, mutuo da cinque milioni per galleggiare

Piano di trasporto da rimodulare alla luce delle nuove capienze fissate dal decreto. Saranno tagliate le corse legate alle tratte scolastiche

Un mutuo da cinque milioni di euro che, assieme al capitale messo da parte nell’ultimo biennio attraverso azioni di risparmio e recupero dell’evasione, dovrebbe mettere l’azienda al riparo dalla crisi almeno fino alla fine dell’inverno. In Atc si naviga a vista, o quasi, nella tempesta dettata dalla pandemia che in tutta Italia sta mettendo a dura prova il servizio di trasporto pubblico. Una situazione che rischia di peggiorare alla luce dell’ultimo Dpcm, che riduce non solo la capacità dei mezzi (dall’ottanta al cinquanta per cento; ndr.) ma anche l’utenza che quotidianamente in queste settimane stava utilizzando i pullman, ovvero gli studenti delle superiori e, in parte, delle medie.

In azienda già da giorni si lavora per rimodulare radicalmente il piano di trasporto proprio alla luce degli ultimi obblighi. "Non è un lavoro facile – commenta Francesco Masinelli, amministratore delegato di Atc – perché l’orario sarà cambiato radicalmente in relazione ai nuovi obblighi e alle esigenze. Quasi certamente il numero dei mezzi e del personale impiegato non sarà modificato, questo perché anche se toglieremo tanti mezzi legati alle tratte scolastiche, come per esempio sulla linea Ceparana-Sarzana o Ceparana-Spezia, andremo a implementare laddove ci sarà maggior bisogno di corse, e mi riferisco al tessuto produttivo provinciale, alle industrie e ai cantieri, le cui attività non sono destinate a fermarsi: con Fincantieri c’è ormai un rapporto consolidato, abbiamo rinforzato le corse nella fascia 16-18, che è quella dove c’è maggiore movimento da e per lo stabilimento, e stiamo lavorando affinché la situazione migliori. Sulla capacità dei mezzi – spiega l’amministratore – noi avevamo deciso in autonomia di ridurre ulteriormente la soglia degli ultimi Dpcm, portandola al settanta per cento, stiamo lavorando affinché i nuovi obblighi non incidano sul servizio".

In soldoni, in un autobus da dodici metri potranno salire solo cinquanta passeggeri anziché i cento previsti dal libretto di circolazione. Certo, la situazione non è affatto semplice quando bisogna far quadrare il servizio con i conti. In azienda poche settimane fa si stimava una perdita annuale attorno ai 2,8 milioni di euro, ma la stima rischia di dover essere aggiornata al rialzo. E se finora dal Governo è arrivato poco o nulla per ripianare i mancati introiti – circa 1,1 milioni – si capisce l’alta attenzione sui conti aziendali. "Nei mesi dopo il lockdown, la perdita mensile sulla bigliettazione ha superato i 400mila euro rispetto all’anno precedente – dice Masinelli –, mentre gli oneri sono aumentati. Per questo, in attesa che dal governo arrivino altri fondi, abbiamo acceso un mutuo da cinque milioni di euro, rimborsabile in sei anni a tassi molti vantaggiosi: denaro che, assieme ai capitali che siamo riusciti a mettere da parte in questi anni di gestione (come il mezzo milione recuperato nella lotta all’evasione, ndr.) ci consentirà di andare avanti fino a febbraio, marzo".

Matteo Marcello