REDAZIONE LA SPEZIA

Attenti alla beffa del pacco Telefonate-truffa in città per raggirare gli anziani

Finti spedizionieri e falsi nipoti chiamano per chiedere il ritiro delle merce "E’ stata ordinata tempo fa, sarà recapitata ma bisogna pagare la consegna".

Fin dalle prime battute, insospettiti dalle voci non conosciute e dalla narrazione finalizzata, hanno avuto il sospetto che si trattava di un raggiro orchestrano facendo leva sul cuore di nonno e non sono caduti nella trappola. La truffa è quella del pacco, ossia dell’annunciato recapito a domicilio della merce ordinata e della richiesta di pagare la consegna. I preamboli del raggiro sono telefonici. Analoga la chiamata ricevuta da due anziani spezzini nei giorni scorsi. "Nonno, dovresti farmi il piacere di aprire allo spedizioniere che deve consegnarmi un pacco con la merce che ho ordinato. Ci sarà da pagare qualcosa....fallo, per favore"

In un caso il "nonno" attenzionato non aveva nipoti e ha buttato giù il telefono capendo al volo che si trattava di un bluff. Nell’altro, invece, alla rappresentazione iniziale è seguita l’interlocuzione che, con domande mirate, ha portato un’anziana, memore degli avvertimenti del figlio, a capire che il "pacco" in arrivo era tale nel senso della beffa. Risultato: nessuna truffa consumata. Ma notizie veicolate alla redazione per avvertire gli anziani dei rischi incombenti.

La truffa del pacco è nota. A volte a muoverla è il finto nipote. A volte il finto spedizioniere. A volte le telefonate sono di entrambi gli attori: prima una, poi l’altra per dare credibilità alla rappresentazione, condita di puntualizzazioni e raccomandazioni. "Nonno, si tratta di un computer che mi serve per lo studio. Per favore, ritira e paga; poi vengo a prenderlo". "Sto per arrivare a consegnare la merce: devo fare in fretta perché, col furgone, è difficile trovare parcheggio: prepari la somma". Sono solo due delle varianti coglibili esplorando il fenomeno che ha interessato altre città.

Le cronache riferiscono di pretese sull’ordine dei mille euro per il ritiro del pacco E, in mancanza di soldi liquidi, la richiesta è quella di pagamenti attraverso gioielli.

"Per ora nessuna denuncia è stata presentata" dice una fonte qualificata della Caserma del comando provinciale dei Carabinieri. Ma la persona che ha veicolato la notizia delle due telefonate fotocopia alla redazione ha un motivo in più per lanciare l’allarme. Le hanno ricevute persone care: la mamma e il fratello, nell’arco di poche ore una dall’altra, segno di un’azione mirata nel nostro territorio. Dunque: nonni state in guardia.

Corrado Ricci