Continua a tenere banco la vicenda dei possibili aumenti delle tariffe dell’acqua: 9,95% per i prossimi sei anni, a fronte di 190 milioni di investimenti sulla rete. Sul tema intervengono anche Andrea Montefiori, responsabile Enti Locali Pd e il segretario provinciale dei dem, Jacopo Montefiori, per i quali "occorre trovare soluzioni e mediazioni per far diminuire questo forte incremento."
Montefiori e Peracchini chiedono che Peracchini ed il gestore Acam Acque costruiscano con i sindaci, questa volta tutti insieme, una nuova ipotesi, che sia frutto di una visione condivisa delle problematiche del territorio provinciale. Si selezionino le reali ed indifferibili priorità e su queste si dimensionino investimenti e tariffe. Crediamo che, nella proposta presentata, ci siano gli spazi per tutelare sia gli investimenti necessari e prioritari per i comuni che il portafogli dei cittadini, facendo scendere, ben sotto il 10 per cento annuo paventato, l’aumento delle bollette.
Peracchini che, in una nota, rilancia sostenendo invece che "La decisione sullo schema regolatorio per l’Ato idrico è stata sospesa in modo che potessimo avere un chiaro confronto con tutti i sindaci. Quel programma indicato dal gestore sulla base del nuovo schema regolatorio previsto da Arera che prevedeva importanti aumenti della tariffa, non era percorribile e ne ho proposto la sospensione. L’assemblea dei sindaci sarà convocata entro fine dicembre. La Provincia ha chiesto al gestore una rimodulazione della loro proposta tariffaria, questo perché la normativa prevede che debba essere il gestore a redigere e presentare questo piano."