Aurelia, apertura a singhiozzo. La Provincia scrive alle scuole

L’ente chiede ai presidi di giustificare i ritardi degli alunni a causa delle modifiche del trasporto pubblico

Aurelia, apertura a singhiozzo. La Provincia scrive alle scuole

Sulla statale Aurelia all’altezza di Boccapignone si viaggia a senso unico alternato dopo che il Vara ha fagocitato metà della sede stradale

Il Vara fa ancora paura, e per l’Aurelia è un’apertura a singhiozzo. Week end di disagi nel cuore della vallata a causa dello smottamento causato dall’erosione del fiume che da oltre una settimana sta caratterizzando la statale. Dopo lo stop alla circolazione deciso nella giornata di sabato, ieri mattina a seguito di un sopralluogo tecnico Anas ha deciso di riaprire la transitabilità dell’arteria a senso unico alternato ma solo in orario diurno, ovvero fino alle 17. Una decisione presa "in relazione al livello del fiume Vara non ancora rientrato nei livelli ordinari" si legge nella nota di Anas, che contestualmente ha annunciato per la giornata odierna il medesimo provvedimento, ovvero l’apertura della strada limitata all’orario diurno, dalle 6.45 alle 17, con i tecnici che proseguiranno nel monitoraggio dello smottamento causato dal fiume Vara, che nella notte tra sabato e domenica scorsi si è letteralmente ’mangiato’ metà della strada statale. Intanto, proprio a causa dei disagi legati alle difficoltà del trasporto locale in relazione alla situazione in cui versa l’Aurelia, la Provincia ha scritto all’Ufficio scolastico provinciale segnalando che la situazione contingente ha richiesto, "una importante modifica dei percorsi utilizzati dagli autobus del trasporto pubblico".

Scopo della comunicazione, così come stabilito nell’incontro avvenuto nelle scorse settimane tra Provincia e dirigenti scolatici a fronte delle difficoltà di percorrenza su alcune tratte di arterie provinciali e statali in particolare del territorio della in Val di Vara, è di segnalare ai dirigenti scolastici le problematiche note all’ente al fine di ’giustificare’ eventuali ritardi nell’ingresso negli istituti da parte degli alunni, specialmente quelli provenienti dalle zone interessate da distanze maggiori e percorsi viari complessi, "il tutto al fine di evitare che questa situazione possa gravare sul concetto di assenza o ritardo imputato agli studenti" spiega la Provincia in una nota.

Matteo Marcello