Il suo nome ha cominciato a circolare, tra gli addetti ai lavori, un paio di settimane fa. E oggi Bruno Pisano, presidente di Assocad e manager di un gruppo multinazionale specializzato in consulenze e operazioni doganali, è in pole position per assumere il ruolo di futuro presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, l’ente che sovrintende al funzionamento dei due scali della Spezia e di Marina di Carrara. L’ipotesi è stata fortemente caldeggiata dai notabili della Community portuale, che sul tema della governance, già in tempi non sospetti, hanno voluto sgombrare il campo da possibili equivoci: Spezia non è terra di conquista – questo in sintesi il messaggio veicolato tramite un’asciutta nota stampa nel dicembre scorso –; no, dunque, a candidature calate dall’alto, soprattutto se pilotate dalla politica romana; sì alla valorizzazione di figure locali, espressione delle professionalità e dei bisogni del territorio.
In un primo momento la preferenza degli operatori era caduta su Salvatore Avena, segretario delle associazioni portuali, ma i suoi trascorsi da amministratore comunale in quota centrosinistra (ha ricoperto il ruolo di assessore alle attività produttive nella prima giunta dell’ex sindaco della Spezia, Massimo Federici, ndr.) hanno impedito che sul suo nominativo si raggiungesse la quadratura del cerchio: il profilo non era gradito soprattutto al gruppo dirigente di Fratelli d’Italia. E sul nodo politico il viceministro Edoardo Rixi è stato chiaro: massima apertura nei confronti di candidature provenienti dal territorio, ma solo nell’ipotesi che il nome suggerito sia tale da registrare l’appoggio di tutto l’arco costituzionale: il profilo di Bruno Pisano parrebbe corrispondere in pieno all’identikit e il manager avrebbe già dato la propria disponibilità ai suoi sostenitori. Certo, il dado non è ancora tratto. La nomina del presidente dell’Adsp è di stretta competenza ministeriale, anche se la legge prevede un’intesa istituzionale con i due governatori coinvolti nella partita: Marco Bucci per la Liguria ed Eugenio Giani per la Toscana. Non solo. E sul piatto pesa anche la candidatura spontanea presentata al Mit in autunno dall’attuale commissario straordinario, Federica Montaresi.
Roberta Della Maggesa