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Bruno Pisano
Gli addetti ai lavori lo sussurravano già la settimana scorsa: lo spartiacque nella corsa alla poltrona più ambita di via del Molo sarebbe arrivato con la visita del viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi. E così è stato. Il numero uno della Lega in Liguria, alla Spezia venerdì scorso per fare il punto sugli investimenti che il Mit ha in programma sul territorio e che promettono di cambiare il volto delle banchine commerciali, non si è limitato al mordi e fuggi di un incontro ai piani alti dell’Adsp, ma ha colto l’occasione del sopralluogo per gettare le basi del confronto sulla governance. Ossia sul nodo non ancora sciolto della futura presidenza. La nomina, come è noto, è di competenza del dicastero guidato da Matteo Salvini, ma la legge prevede il passaggio di una sostanziale intesa con la Regione di riferimento, rappresentata nel nostro caso dal governatore Marco Bucci. Ed è proprio su questo tassello, tutt’altro che accessorio, che si misurano spazi di manovra e vincoli di derivazione politica.
Agli atti, c’è la candidatura spontanea presentata in autunno dall’attuale commissario straordinario Federica Montaresi. Ma partiti e ambienti economici in questi mesi non sono certo rimasti a guardare. La Nazione a dicembre aveva fatto il nome di Salvatore Avena, manager di La Spezia Port Service, profilo capace di raccogliere il consenso di larghi strati della community portuale ed espressione delle ambizioni di un territorio che rifiuta, con tanto di esternazioni pubbliche sul tema, l’idea di essere terra di conquista sacrificata sull’altare delle compensazioni politiche. Pare che proprio la politica, tuttavia, abbia giocato un ruolo di non poco conto nel far naufragare l’ipotesi Avena: i trascorsi del segretario delle associazioni del porto, ex assessore alle attività produttive nella prima giunta del sindaco di centrosinistra Massimo Federici, non sarebbero stati graditi ad alcuni esponenti del centrodestra spezzino: in particolare, a storcere il naso sarebbero stati i notabili di Fratelli d’Italia.
Ora, senza entrare nel merito delle diatribe di partito, sul punto Rixi ha parlato chiaro: massima disponibilità a prendere in considerazione una candidatura che sia espressione del territorio ma solo nell’ipotesi che il nome suggerito sia tale da registrare l’appoggio di tutto l’’arco costituzionale’. E così nelle ultime ore, dal cilindro della community sarebbe partita una proposta alternativa: gli operatori portuali avrebbero infatti trovato la quadra su Bruno Pisano, presidente di Assocad, l’associazione dei doganalisti, e manager di un gruppo multinazionale nel settore delle consulenze e operazioni doganali. Una soluzione di fronte alla quale Avena avrebbe già manifestato la propria disponibilità a fare un passo indietro.