Autista accusato di molestie su una studentessa 17enne. Disposta l’archiviazione

La ragazza era in stato di alterazione alcolica e non ha avuto un ricordo chiaro. L’indagato invece ha fornito una plausibile e verosimile versione alternativa.

Autista accusato di molestie su una studentessa 17enne. Disposta l’archiviazione

Autista accusato di molestie su una studentessa 17enne. Disposta l’archiviazione

Il pubblico ministero Alessandra Conforti ha disposto l’archiviazione per l’autista cinquantenne dell’Atc accusato di violenza sessuale su minore.

Si è rivelato determinante l’incidente probatorio davanti al gip Mario De Bellis, durante il quale la ragazza, ora maggiorenne, non ha avuto un ricordo chiaro dell’accaduto, anche perché quella sera si trovava in stato di alterazione dovuta all’alcol. Invece l’indagato che risiede in provincia, difeso dall’avvocato di fiducia Tommaso Trapasso, ha fornito una plausibile e verosimile versione alternativa. Pertanto lo stesso pubblico ministero ha deciso di non procedere con l’azione penale.

L’episodio era accaduto in Val di Vara il 18 novembre 2022, pochi giorni prima che la giovane compisse 18 anni.

In base alla denuncia presentata dalla madre, la diciassettenne era salita sul bus di linea alla Spezia alle 19,45 per tornare a casa in Val di Vara, dopo aver trascorso il pomeriggio con amici in città. Ricorda di aver bevuto qualche birra e forse anche per questo si è addormentata sull’autobus, saltando la fermata dove doveva scendere. Il mezzo pubblico ha proseguito poi la sua corsa fino al capolinea e l’autista si è accorto che a bordo era rimasta una ragazza che dormiva. L’aveva svegliata dicendole che la corsa era terminata, lei gli aveva detto che sarebbe dovuta scendere diverse fermate prima, in un altro paese. Allora lui, che come età poteva essere suo padre, si è offerto di accompagnarla a casa con la sua auto, visto che aveva concluso il turno di lavoro. Un gesto di disponibilità. Ha dato il passaggio alla studentessa, che dimostra più della sua età, ed è durante il tragitto che secondo l’accusa avrebbe tentato l’approccio prima a parole, poi toccandola con la mano all’interno della coscia.

L’autista ha raccontato invece che la ragazza era terrorizzata di affrontare i suoi genitori perché era in ritardo e in condizioni di alterazione dovuta all’abuso di alcol. Si era offerto perfino di andare a spiegare ai genitori che la raggazza aveva saltato la fermata perché si era addormentata sul bus. Che il ricordo della giovane fosse confuso, lo conferma anche il fatto che lei aveva descritto l’auto dell’uomo di colore chiaro, mentre invece era nera.

Massimo Benedetti