E’ stato uno dei “padri“ fondatori del movimento civico arancione. Giacomo Raul Giampedrone, assesore uscente, si prepara all’ennesima campagna elettorale proseguendo una strada iniziata da giovane sindaco del Comune di Ameglia e adesso per guadagnarsi la conferma in Regione dopo 9 anni in giunta.
C’è tensione nel centrodestra. Cosa ne pensa della presa di posizione dei nove sindaci sulla seconda lista a trazione spezzina?
"Hanno ragione, è una riflessione intelligente. Questi sindaci rappresentano un’anima civica che si identifica in Bucci e oggi disperdere la capacità di rappresentare quel mondo giustamente li preoccupa“.
L’onda arancione sta perdendo forza?
"Il ciclo si è chiuso. Il 7 maggio è stato uno Tsunami ma fino a un secondo prima l’onda aveva raggiunto picchi e percentuali che non si possono negare e nessuno può cancellare".
Cosa significano queste continue uscite dal gruppo storico legato a Toti?
"Quando ti manca la terra sotto i piedi le cose si fanno più difficili e allora occorre molto coraggio per affrontare la situazione. Sono dispiaciuto ma non definirò mai nessuno come un traditore".
La sua amicizia con l’ex presidente anche in tempi difficili è nota, così come la fiduca che ha sempre riposto in lei. Crede che politicamente questo legame possa penalizzarla?
"Il rapporto umano vale molto di più di quello politico. Sono orgogliosamente suo amico e le altre considerazioni non mi interessano".
In attesa dell’esito delle elezioni che Liguria lascia?
"Mi sono occupato di Protezione civile, tema su cui la Liguria è diventata un vanto e fiore all’occhiello a livello nazionale. Oggi il nostro territorio è molto più sicuro rispetto a nove anni fa: abbiamo investito oltre 1 miliardo di euro soprattutto per la prevenzione e la messa in sicurezza, oltre che per i risarcimenti. Basti pensare alla piana di Marinella, con oltre 10 milioni di euro investiti per la riduzione del rischio idraulico del torrente Parmignola o alla Via dell’Amore".
Una soddisfazione e una aspettativa?
"Sono tante e soprattutto distribuite su tutta la Liguria. L’ultima in ordine di tempo è la nuova scuola Poggi di Sarzana grazie alle rrisorse del nostro Fondo Strategico infrastrutturee l’impegno a finanziare anche la ricostruzione della Carducci. Adesso vorrei che partissero i lavori del Felettino".
Come siete arrivati alla candidatura di Marco Bucci?
"Chiariamo il percorso, tanto ormai è pubblico. Bucci è stato immediatamente indicato come il punto di riferimento perchè è il miglior interprete dell’anima civica. Ma aspettavamo soltanto il suo via libera essendo sottoposto a esami medici importanti. La scintilla dunque si è accesa da subito, non strada facendo, ma dovevamo soltanto aspettare la sua disponibilità".
Lei era tra i papabili?
"Si sono fatti diversi nomi, tra i quali il mio insieme a Cavo, Rixi Picciocchi. Nessuno deve sentirsi scavalcato oppure bocciato. La scelta era chiara fin dall’inizio ma dovevamo soltanto attendere".
Sarà una campagna elettorale difficile. Come si sta preparando?
"Credo che nessuna sarà difficile come quella del 2015 quando ci siamo insediati per la prima volta. Il nostro gruppo era da poco costituito ma da quel risultato è iniziato un percorso in tutta la Regione, conquistando anche realtà difficili per il centro destra. Dimostrando che il civismo è un elemento fondamentale. Non sarà una campagna neppure come quella di 5 anni fa nella quale partivamo con 5 anni di lavoro. Adesso abbiamo dalla nostra la concretezza delle cose fatte".
Cosa sta mettendo nelle scatole del trasloco dal suo ufficio in piazza De Ferrari?
"Le emozioni forti e gli immensi sentimenti. Abbiamo attraversato il dramma del crollo del ponte Morandi, la pandemia, tremende alluvioni e danni causati dal maltempo. Ma sono sereno e felice di aver messo qualcosa anche di mio nella soluzione dei problemi".
Se vincerà il centrodestra?
"Qualora venissi eletto consigliere certamente mi metterei a disposizione del presidente per proseguire il percorso in giunta".
Se invece vincesse il centrosinistra cosa farà Giampedrone?
"Senza dubbio qualche giorno di ferie. Sicuramente ci sarà la politica nel mio domani, perchè è così da sempre, fin da ragazzino. Anche se non dovessi più essere parte attiva".