
La consigliera comunale di maggioranza Maria Grazia Avidano
Per le spiagge libere resta, irrisolto, il nodo di una gestione efficiente che non può prescindere dalla certezza che chi se le accolla possa almeno rientrare dei costi e possibilmente ricavarne reddito: non solo è impossibile installarvi chioschi ma persino servizi igienici. In attesa della soluzione, continua, velenoso, il botta e risposta tra maggioranza e opposizione. Stavolta tra la consigliera Maria Grazia Avidano di Cambiamo! e Beatrice Casini di ’Siamo Sarzana’ che sul tema aveva presentato una interrogazione. "Esistono tante Beatrice Casini nella politica sarzanese – inizia sarcastica Maria grazia Avidano –. C’è una Casini che da assessore vota il 26 aprile 2018 una delibera di giunta che prevede la possibilità di realizzare i chioschi nel retro delle spiagge libere, poi abbattuti nella stessa stagione dalla Procura e dalla Guardia di Finanza. C’è un’altra Casini che, due anni dopo, si erge a feroce critica dei chioschi sulla spiaggia libera e punta il dito sulla loro illegittimità, accusando l’amministrazione di volerli permettere".
Sul punto Casini, dopo aver tacciato la Avidano di fare "interventi un po’ naif", ricostruisce: "Nel 2016, dopo anni di battaglie giudiziarie, fummo in grado di liberare la spiaggia libera da ogni abuso edilizio e, nell’estate del 2017 utilizzammo la norma allora vigente della legge regionale 162008 che consentiva l’installazione di manufatti non infissi stabilmente al suolo per soddisfare esigenze temporalmente circoscritte, per dotare quel tratto di spiaggia di qualche chiosco e offrire adeguati servizi. Nell’estate del 2018, sempre in attesa della definitiva approvazione del piano spiagge, si pensava di utilizzare la medesima normativa; ma la consistenza degli abusi edilizi e delle violazioni commerciali poste in atto determinarono la immediata reazione degli uffici comunali. La burocrazia fece sì che solo alla fine dell’estate ogni abuso potè essere eliminato. Il resto è cronaca (anche giudiziaria)". Che cosa imputa all’attuale maggioranza? "La giunta Ponzanelli – sostiene Casini –, pur sapendo che non esisteva più alcun strumento normativo che consentisse la realizzazione di chioschi su quel tratto si spiaggia, con delibera 155 del 21 maggio 2019 conferì l’incarico a un professionista per predisporre un progetto per la realizzazione di chioschi sulla spiaggia libera da assegnare mediante bando pubblico. Non se ne fece nulla, grazie alla reazione immediata del gruppo Pd. Qualcosa di molto simile è accaduto l’estate scorsa e l’abbandono e il degrado rappresentano il tratto distintivo di questi ultimi due anni".
Avidano attacca sul Pud, il piano di utilizzo delle aree demaniali: "C’è una Beatrice che il Pud quando era al governo della città non lo ha mai visto né pensato, e una Beatrice che ora contesta all’amministrazione che lo ha adottato e poi ha dato l’incarico di ridisegnarlo, per allinearlo al piano spiagge, di non averlo approvato. L’amministrazione ha adottato per la prima volta un Pud e ora vuole rimodellarlo sul nuovo piano spiagge per adottarlo nuovamente". Rapida la replica con Casini che suggerisce ad Avidano "di non far riferimento all’imbarazzante vicenda del Pud, adottato e fatto decadere con conseguente revoca di 37.000 euro di contributi regionali".
Terzo e ultimo punto, Avidano rivendica all’attuale amministrazione di "aver varato un nuovo piano spiagge per la prima volta nella storia della città. Con il piano spiagge sarà possibile per un investitore privato, finalmente, aprire spazi nel retro delle spiagge libere dedicati alle attività commerciali regolari superando decenni di incertezze e opacità. Fino a quando non ci sarà un investitore privato pronto a farlo, l’amministrazione si prenderà l’onere di gestire le spiagge libere come in migliaia di comuni italiani e come nei due anni passati". Nella replica, Casini suggerisce all’avversaria di "attendere l’esito dei numerosi ricorsi presentati da almeno otto titolari di stabilimenti balneari di Marinella prima di esultare per un piano criticato dai più".