Aveva denunciato alla procura della Repubblica il presidente e il segretario del consiglio dell’ordine degli avvocati della Spezia, ipotizzando il reato di abuso d’ufficio perché la sua domanda di iscrizione era stata respinta. Protagonista una giovane avvocatessa, che però si è vista archiviare la denuncia in via definitiva dal giudice delle indagini preliminari Mario De Bellis, perché il fatto non sussiste.
La donna già in due precedenti occasioni aveva presentato la domanda e gli era stata rigettata, addirittura dal consiglio nazionale forense. In questa terza occasione il consiglio dell’ordine degli avvocati della Spezia aveva deliberato all’unanimità di respingere la domanda non ravvisando i requisiti necessari.
Nulla a che vedere, ad ogni modo, con la sua abilitazione ottenuta in un altro paese dell’Unione europea. L’avvocatessa, sentendosi penalizzata, aveva denunciato il presidente Enrico Angelini e il segretario Catia Piras ed era stato lo stesso procuratore capo Antonio Patrono a coordinare le indagini, arrivando però alla richiesta di archiviazione.
Alla quale si era opposta l’avvocatessa, con l’udienza davanti al gip De Bellis che si è svolta prima di Natale. Il giudice ha ravvisato che il consiglio dell’ordine degli avvocati ha esercitato una potestà decisoria discrezionale correttamente motivata, senza alcuna violazione di legge.
M.B.