Porto Venere, 29 settembre 2018 – Si parla molto di fuga di cervelli dall’Italia. Ma chi sono invece quelli che vengono qui da altri paesi? E soprattutto, chi e cosa li porta in Italia? Nicola Carrassi, 47 anni e trent’anni di carriera alle spalle, ha creato due strutture internazionali che hanno portato in Italia, in modalità smart, grazie alla rete, decine di aziende e creativi, che offrono la combinazione delle proprie eccellenze, pur restando nei loro paesi di origine. E per tutto il 2019 guiderà le due strutture da Porto Venere, paese dei suoi nonni, diventato così, senza saperlo, il centro di uno dei conglomerati multimediali e creativi più fertili degli ultimi anni. Carrassi è dotato di carisma, leadership e un’attitude molto apprezzata negli Stati Uniti, suo primo paese di adozione, seguito dal Giappone. Ha fatto della versatilità e della genialità il suo marchio di fabbrica, eccellendo in campi che vanno dall’arte all’imprenditoria, dalla scrittura all’innovazione.
A 47 anni appena compiuti, Nicola Ryan Carrassi vanta 30 anni di carriera, durante i quali ha fatto il giro del mondo per due volte. Negli Stati Uniti è sceneggiatore e produttore considerato geniale, ha collezionato nomination a premi importanti e rappresenta uno dei pochi italiani capaci di scrivere soap opera che scalano la classifica Nielsen. In Giappone, con venti anni di anzianità, è considerato con grande rispetto, e ancora oggi è interpellato dalle principali case di produzione quando si tratta di sbarcare in Europa con nuovi prodotti. In Italia ha lavorato per le principali e più importanti aziende della comunicazione e dell’intrattenimento.
Ora ha applicato la creatività all’imprenditorialità e, intrecciandole con le tante esperienze maturate, ha fondato ‘RyanCreation word alliance’, composta da un team di 50 aziende da 35 paesi in 6 continenti. Il collettivo di creativi ‘RyanCreation fluid creative cove’, invece, vede Nicola guidare oltre 400 professionisti in oltre 40 paesi del mondo. E’ difficile in una società che ha bisogno di ‘etichette’, ed è sostanzialmente abitudinaria, inquadrare una figura come quella di Nicola Carrassi, (conosciuto anche come Nicola Bartolini Carrassi, in Italia, e negli States come Ryan Carrassi).
"Ormai sono abituato – sorride Nicola –. Lo spettro del fare un po’ di tutto, di strafare, è sempre dietro l’angolo. In trent’anni ho dimostrato che la versatilità è la chiave per applicarsi a un lavoro che sia anche passione, il tuo gioco". Carrassi ha anche cambiato le sue priorità, come se stesse vivendo "una nuova esistenza – come la chiama lui –. Il mio 40% è l’attività lavorativa, scelgo pochi e stimolanti progetti. Il 60% lo passo a contatto con la natura, i miei affetti più cari, tra il mare e i boschi. Per un anno sarò impegnato a scrivere il mio nuovo libro e un copione, tra passeggiate con il mio cane e la meditazione buddista non settaria, che mi regala nuove priorità, e la soddisfazione della semplicità".