CLAUDIO MASSEGLIA
Cronaca

Barriere per disabili. Poste inaccessibili: “Impossibile entrare con la carrozzina”

Consulta e Cgil hanno esposto il problema nel maggio dell’anno scorso. “Nessun risposta arrivata da azienda o amministrazione comunale”. Problemi anche nell’ufficio di Fossitermi e in via Landinelli a Sarzana

Consulta disabili, Aniep e Cgil

Consulta disabili, Aniep e Cgil

La Spezia, 25 gennaio 2025 – È facile, a prima vista: basta salire sei gradini e spingere una porta per trovarsi all’interno dell’ufficio postale di piazza Verdi. Tuttavia, la situazione cambia per chi è costretto a spostarsi su una sedia a rotelle. Impossibile utilizzare i gradini; alla porta si arriva con un lungo giro da una rampa e, in fine, le porte di ingresso rendono difficile, se non impossibile, l’ingresso di una persona disabile.

Accessibilità negata: problemi segnalati e soluzioni proposte

Questi problemi sono stati segnalati da tempo da Consulta disabili e Cgil a Poste Italiane e all'amministrazione comunale, “senza però ricevere risposte adeguate – sottolinea il presidente della Consulta provinciale disabili Mauro Bornia – alle nostre istanze presentate sin da maggio 2024”. La situazione è stata denunciata ieri da Consulta e Cgil davanti al palazzo delle Poste in piazza Verdi. “Dalle scale è impossibile passare, c’è un ingresso adibito ai disabili sul lato di via del Torretto”, dove è stata realizzata una rampa che porta a un percorso tortuoso fino all’ingresso principale. “Da tempo abbiamo chiesto l’installazione di un cartello che indichi la presenza di questo scivolo, a nostro avviso non adeguatamente segnalato. Chi non è della zona non sa da dove passare”.

Una volta arrivati nella zona antistante gli ingressi, i problemi però non sono finiti, come evidenziato da Franco Cirillo, presidente provinciale di Aniep (Associazione nazionale per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili). “Manca una buca delle lettere ad altezza di carrozzina, l’unica è troppo alta”. Si arriva alla porta di accesso dove Mauro Bornia fa la prova pratica della situazione: il portone a doppio battente “è impossibile da aprire per una persona in carrozzina, se non con l’aiuto di una persona”, che proprio in quell’istante si materializza dall’interno, con l’intervento di un cliente. “Non è pensabile dover sempre far affidamento sull’aiuto di qualcuno – prosegue Bornia – è necessario installare un altro tipo di porte accessibile anche ai disabili”.

Accessibilità nei vari uffici postali e la necessità di intervento

Problemi simili sono stati registrati anche in altri uffici postali come Fossitermi (“ma qui deve intervenire il Comune, per sistemare alcune aree esterne” sottolinea Bornia) e in via Landinelli a Sarzana, alle prese con lo stesso problema della porta a battente. “Impossibile entrare – spiega Nicola Torre, delegato provinciale della Consulta disabili – all’interno poi i banconi sono troppo alti, è anche difficile utilizzare l’apparecchio per la firma digitale. Ho segnalato queste carenze alle Poste”.

La Cgil è in prima linea al fianco della Consulta nella battaglia sul fronte dell’accessibilità degli uffici pubblici. “Condividiamo con la Consulta le necessità di mettere mano a molte situazioni in città – dice il segretario provinciale Cgil Luca Comiti – Non solo uffici postali, ma anche, ad esempio, le fermate dei bus che spesso non sono accessibili. Argomenti trattati con l’amministrazione un anno e mezzo fa, ma senza vedere soluzioni concrete. Il risultato? I disabili faticano a vedere riconosciuti i loro diritti e accedere a servizi essenziali”.

Mentre Cirillo sottolinea come “Spezia non sia una città a misura di anziano o disabile”, Massimiliano Patti, comasco, arrivato a ottobre a Spezia – città di origine del nonno – offre un altro punto di vista. “Sono perito edile e ho risistemato la casa dove ora abito. Sì, Spezia ha delle carenze, ma Como è molto peggio sia per le barriere architettoniche che... per il clima”.