Barriere visive contro i cinghiali: "Proteggiamo le aree coltivate"

Sperimentazione partita nel 2022: il nono dissuasore installato sul sentiero Rel Telegrafo-Punta Pineda

Barriere visive contro i cinghiali: "Proteggiamo le aree coltivate"

Barriere visive contro i cinghiali: "Proteggiamo le aree coltivate"

La sperimentazione era partita poco meno di due anni fa con l’obiettivo di salvaguardare le aree coltivate delle Cinque Terre dalle incursioni dei cinghiali.

Con l’ultima posa sul sentiero Rel Telegrafo - Punta Pineda, diventano in tutto 9 i dissuasori per ungulati installati dai manutentori del Parco nazionale Cinque Terre lungo la rete sentieristica e il recinto comprensoriale. Avviate con una sperimentazione del Parco nel 2022, questo tipo di strutture sono installate per potenziare l’efficacia del recinto comprensoriale contro i danni da fauna selvatica a protezione delle aree coltivate. I ’cattle guards’ (o passaggi canadesi) sono dissuasori sistemati in prossimità degli attraversamenti dei percorsi escursionistici, in sostituzione dei cancelli lungo i recinti comprensoriali, e sono tra le misure di controllo indiretto adottate dall’Ente Parco Cinque Terre per contenere i danni alle colture tradizionali e all’equilibrio degli ecosistemi. Si tratta di ponticelli con una base sospesa, realizzata in tubi di acciaio, che inibiscono il passaggio degli ungulati. La loro efficacia è stata testata anche in altri territori a vocazione agricola e risultano più sicuri dei cancelli, spesso lasciati inavvertitamente aperti. I ’cattle guards, dotati di corrimano per aiutare i camminatori ad attraversarli, sono utilizzati per aumentare l’efficacia della protezione attuata dalle recinzioni comprensoriali e consentire la convivenza con le attività di fruizione della rete sentieristica. "Gli ungulati – spiega in tal senso l’esperto in gestione faunistica del Parco, Daniele Duradoni, del Cesbin Centro Studi Bionaturalistici – hanno una visione meno dettagliata e difficoltà nella percezione della profondità. I ’cattle guards’ hanno l’obiettivo di creare una barriera visiva che impedisce a questi animali di attraversare la linea della recinzione, sfruttando il loro istinto a non cadere e ferire le zampe".

Nessun impatto invece sul passaggio di escursionisti e turisti.

I passaggi dissuasori inibiscono infatti solo il transito degli ungulati dannosi per le colture agricole, senza interferire con la vita degli altri abitanti del bosco e le attività dei camminatori. Si sono inoltre dimostrati più efficienti dei cancelli, che spesso venivano lasciati aperti permettendo così il passaggio degli ungulati. La recinzione comprensoriale è già presente nei comuni di Spezia e di Riomaggiore, da località Albana fino a Porciana, ed è in via di ultimazione il primo lotto nel Comune di Vernazza, da Porciana fino a San Bernardino sopra a Corniglia che proseguirà poi fino a Monterosso.