Promesse, annunci, progetti rimasti per ora solo sulla carta. Uno stallo che dura da almeno un decennio, quello che caratterizza lo sviluppo della Base navale della Spezia. Lo storico Arsenale, tra drastico calo dell’occupazione e aree sottoutilizzate, è finito ancora nel mirino dei sindacati, con Cgil e Uil che hanno scritto al ministro della Difesa Guido Crosetto chiedendo un incontro per fare il punto sulle troppe questioni aperte. Luca Comiti, segretario generale della Cgil e Marco Furletti, coordinatore territoriale della Uil, esprimono la "grave e profonda preoccupazione per la condizione di degrado che caratterizza ormai da troppi anni la Base Navale spezzina, che si legge nelle crepe profonde di edifici che furino fiore all’occhiello della Difesa italiana. Oggi quel fiore ha perso decoro e dignità, sia dal punto di vista strutturale ma anche dal punto di vista dell’occupazione. La mancanza di visione, di prospettiva e di investimenti ed i limiti assunzionali della pubblica amministrazione hanno inesorabilmente svuotato quello che per decenni aveva rappresentato un importante bacino occupazionale per tutta Italia. I pochi lavoratori civili rimasti, oltre che operare in un contesto di abbandono e privo dei livelli minimi di manutenzione, si prestano a orari e turni massacranti per sopperire alla carenza organica del sito, ma in cambio non hanno risposta alcuna rispetto al destino della Base Navale". Comiti e Fuletti chiedono a Crosetto risposte in merito al rilancio della base, preoccupati "per la mancanza di confronto anche con le Istituzioni locali su questioni di estrema importanza come il progetto Basi Blu di cui non si conosce con precisione il contenuto. Una mancanza di confronto inaccettabile".
mat.mar.