Battaglia sulla Via dell’Amore. Il presidente Peracchini tuona: "Siamo pronti a fare ricorso"

La Provincia vuole acquisire gli atti con cui il Comune di Riomaggiore ha determinato tariffe e gratuità "Perchè chiudere agli spezzini una strada rimasta sempre aperta? Gli avvocati si divertiranno" .

Battaglia sulla Via dell’Amore. Il presidente Peracchini tuona: "Siamo pronti a fare ricorso"

Il presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini, durante l’inaugurazione della Via dell’Amore, avvenuta lo scorso 26 luglio

Lo aveva anticipato solo pochi giorni fa, quando con una nota aveva espresso non solo la propria perplessità ma anche l’intenzione di volerci "vedere chiaro", andando a verificare gli atti con cui Riomaggiore aveva regolato i flussi sulla Via dell’Amore, introducendo la gratuità totale solo per i residenti dei tre Comuni delle Cinque Terre e limitando la gratuità per il resto dei residenti della provincia solo dopo le 17. Ora, proprio contro quella concessione "minima", il presidente della Provincia Pierluigi Peracchini ha annunciato l’intenzione di "ricorrere in tutte le sedi". L’occasione per tornare sul tema è stata data dal consueto video social nel quale il presidente e sindaco della Spezia ha ripercorso i fatti salienti della settimana. "Il Comune di Riomaggiore vuole far pagare 10 euro anche agli spezzini, dopo tutti i soldi stanziati dalla Regione Liguria e dal Governo, tutti i disagi che dobbiamo affrontare per gestire gli otto milioni di persone che passano dalla stazione e dalla città della Spezia per recarsi alle Cinque Terre – ha detto il presidente Peracchini – abbiamo avuto l’amara sorpresa di veder concedere la gratuità della Via dell’Amore agli spezzini solo dopo le 17, in modo furbesco, per cercare di portare via dal centro città gli spezzini per andare a vedere la Via dell’Amore e fermarsi a cena o all’aperitivo lì. Non è il modo corretto di rapportarsi con la comunità spezzina". Da qui, l’annuncio di voler affidarsi ai legali dell’ente per impugnare gli atti con cui sono state decise tariffe, limitazioni e gestione dei flussi relative ai residenti della provincia. "Stiamo acquisendo gli atti che hanno portato alla decisione del Comune di Riomaggiore – continua Peracchini – e faremo ricorso nelle sedi opportune in base a quanto i nostri avvocati rileveranno, cercheremo di andare fino in fondo e cercheremo di capire come è possibile chiudere agli spezzini una strada dopo mille anni che è stata aperta, una servitù attiva che si è consolidata. Gli avvocati si divertiranno, invito il Comune di Riomaggiore a rivedere una decisione sbagliata e a modificarla". La decisione del Comune di Riomaggiore non ha scatenato le perplessità solo del presidente della Provincia: anche altri sindaci, soprattutto della vicina Val di Vara, non hanno apprezzato la scelta di limitare la gratuità per i residenti della provincia sopo dopo le 17.

Matteo Marcello