La Spezia, 7 giugno 2024 – Nella riunione convocata domattina dal capo della Procura spezzina Antonio Patrono insieme al pubblico ministero Maria Pia Simonetti titolare dell’inchiesta verranno esaminate tutte le informazioni raccolte dai carabinieri della stazione di Sesta Godano per definire il fascicolo dell’indagine. Dal pomeriggio di giovedì quando la piscina del centro sportivo di Sesta Godano, adesso chiusa, ha vissuto il dramma del malore e dei successivi soccorsi, alla piccola Yasmine i militari stanno sentendo le persone direttamente coinvolte nella gestione dell’area e gli accompagnatori.
Sono inoltre ritenute importantissime per definire un quadro più chiaro le immagini delle telecamere del circuito interno di sorveglianza che hanno registrato nel dettaglio tutta la sequenza del dramma. Sarà dunque fondamentale verificare che il comportamento degli incaricati del servizio di vigilanza della piscina e del controllo dei bambini sia stato attento, scrupoloso e il soccorso altrettanto tempestivo senza incertezze. Soltanto dopo l’informativa presentata dai carabinieri dunque si passerà all’iscrizione sul registro degli indagati che sarà di omicidio colposo.
Al momento dunque la Procura spezzina ha soltanto avviato un modello 45 tecnicamente senza alcuna ipotesi di reato e neppure nomi di indagati. E’ stata disposta inoltre dal pm l’autopsia che verrà eseguita nei prossimi giorni all’ospedale "Giannina Gaslini" di Genova dove la bambina è stata trasportata giovedì pomeriggio con l’elicottero Drago dei vigili del fuoco in condizioni gravissime. Il suo cuore si era fermato per 50 minuti prima di riprendere a battere ma i danni cerebrali sono stati letali. L’esame chiarirà quello che sta emergendo dalle prime testimonianze raccolte ovvero che la piccola sia stata colpita da un malore e per questo abbia perso i sensi rimanendo inerme sull’acqua. Nessuno infatti pare aver sentito richieste di aiuto e neppure notato difficoltà in acqua da parte della bambina che per altro stava facendo il bagno insieme ai compagni in un punto di acqua molto bassa.
La bambina era arrivata in mattinata da Sesta Godano per partecipare al campus organizzato dalla cooperatiiva "Il sentiero di Arianna". Al centro sportivo della Val di Vara molto frequentato proprio perchè molto ospitale e ben attrezzato sono arrivati in pullman 25 bambini e tre educatrici. Una delle quali intorno alle 14.30 ha richiamato i bimbi dall’acqua e nell’appello ha scoperto che mancava Jasmine. Le sue grida hanno indirizzato l’attenzione sulla piscina dove galleggiava il corpo privo di sensi. Il bagnino coordinato dalla centrale operatva del 118 di Spezia ha eseguito le manovra di rianimazione utilizzando anche il defibrillatore in dotazione alla struttura nell’attesa dell’arrivo dei sanitari. L’altra sera l’ospedale Gaslini dopo aver concluso il periodo di osservazione ha dichiarato il decesso.