Bimbi felici nella stanza magica

A Castelnuovo, alla scuola dell'infanzia di Palvotrisia, nasce 'la stanza della magia' grazie al progetto multisensoriale per bambini con sindrome di Sturge Weber. Un'opera di squadra che porta sorrisi e beneficio.

Bimbi felici nella stanza magica

Bimbi felici nella stanza magica

Forse non tutti lo sanno ma alla scuola dell’infanzia di Palvotrisia esiste una realtà che fa bene al cuore e che merita di essere raccontata. Le maestre la chiamano ’la stanza della magia’ per catturare l’attenzione dei bambini, ma il progetto realizzato grazie al prezioso contributo del Centro territoriale di supporto spezzino è una vera e propria palestra dei sensi in grado di alleviare o minimizzare gli squilibri per un periodo di tempo. L’occasione, colta al volo lo scorso anno dall’Istituto comprensivo di Castelnuovo Magra, si è venuta creare grazie a un bando promosso dal Cts e il progetto che ha visto la piena collaborazione di tutte le insegnanti di sostegno dei plessi Peter Pan e Arcobaleno (Claudia, Chiara e Francesca) è stato realizzato ad hoc per favorire la stimolazione sensoriale di un bimbo affetto da sindrome di Sturge Weber. Si tratta di una realtà nuova che prende spunto dal metodo Snoezelen nato in Olanda negli anni ‘70 e introdotto per aiutare le persone che soffrivano di disturbi dell’apprendimento. Una stanza multisensoriale in cui trovano spazio tubi a bolle, proiettori di immagini, fibre ottiche, un profumatore, superfici tattili e oggetti soprattutto riciclati utili per la manipolazione, oltre che a percorsi sensoriali e psicomotori.

"Il bimbo è innamorato di quella stanza – ci ha spiegato la mamma Laura Migliorini – e vederlo sorridere è bellissimo. Le stanze Snoezelen sono tra le terapie più diffuse per migliorare la vita di persone con disabilità e non, ma hanno portato a risultati importanti anche sugli anziani affetti da Alzheimer. Per questo non posso far altro che ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questa stanza, con una menzione particolare alla maestra di sostegno Marusca Mattioni". Quello che ha portato alla concretizzazione del progetto è stato un vero e proprio lavoro di squadra cui hanno preso parte la segreteria e la direzione dei servizi generali amministrativi dell’Istituto, la coordinatrice del plesso Peter Pan, l’associazione Gli amici del Giacò che ha donato le tende oscuranti e la nonna Tina che le ha cucite. Prezioso anche il supporto fornito dall’insegnante Manuela Spinella.

Elena Sacchelli